Ultim’ora, abolito il mantenimento | Dopo il divorzio non spetta più nulla: la Legge è stata firmata
Mantenimento a rischio-Fonte-Pixabay-Tumisu-Madonielive.com
Potrebbe essere davvero finita un’era: dopo i tanti cambiamenti normativi questo sembra l’addio definitivo al mantenimento.
Ecco che cosa bolle in pentola e come potrebbe cambiare la Legge sull’assegno dovuto dall’ex coniuge.
Forse il divorzio non è più l’istituto che è stato fino a ora. Tra moglie e marito, a quanto pare, sta per cambiare tutto.
Scopri come funziona adesso il mantenimento e che cosa prevede la normativa in vigore.
Rivoluzionato il mantenimento corrisposto dopo la fine del matrimonio. Grande preoccupazione per le ex mogli.
Mantenimento, la svolta epocale sull’istituto normativo e i doveri dell’ex coniuge
In Italia, secondo quanto sancito dal Codice Civile, se due coniugi decidono di sciogliere il vincolo matrimoniale, uno è tenuto ad assicurare all’altro il mantenimento del tenore di vita e, soprattutto, a contribuire al sostentamento della famiglia. Il mantenimento spetta a chi ha un maggiore potere economico e va a vantaggio del coniuge a cui vengono affidati i figli in seguito al divorzio.
Questo istituto normativo, introdotto a partire dagli anni ’70, permette all’ex coniuge, in virtù delle norme prescritte dagli articoli 337-ter, 147 e 156 del Codice Civile di poter contare sulla corresponsione di un assegno mensile. Ciò permette alla moglie o al marito meno abbiente di provvedere alle esigenze di natura economica della prole e anche alle proprie. A quanto pare, però questa norma non vige ovunque e di recente è stata sottoposta a un radicale cambiamento. Scopriamo di che cosa si tratta.

Come funziona la Legge sull’assegno e gli alimenti
Come si legge sulla pagina Instagram Cosedalmondo, è stata promulgata una nuova Legge sul divorzio e la divisione dei beni. Con tale revisione verranno modificate completamente le regole sul divorzio e sui suoi effetti. A introdurla non è stata Giorgia Meloni e il Governo italiano. Si tratta infatti, di una normativa che è di recente entrata in vigore in Cina. Attraverso la revisione normativa è stato eliminata di fatto la condivisione automatica del patrimonio tra i coniugi. Questo vuol dire che ciascuno dei due coniugi, una volta ottenuto il divorzio, potrà beneficiare solo dei beni che può dimostrare di aver acquisto o quelli per i quali ha contributo economicamente.
Se da un lato questa norma permette di fare dei passi avanti verso la conquista della parità di genere, di fatto, purtroppo dall’altro lato va a scapito di quei cittadini, per la maggior parte donne, che hanno deciso di accudire la famiglia e i figli, rinunciando all’opportunità di lavorare. In molti casi si tratta di una scelta obbligata e la nuova Legge, pensata per contenere le cause legali e le truffe coniugali, rischia di ostacolare il riconoscimento del lavoro domestico e compromettere l’autonomia femminile.
