Inps, arriva il Maxi Assegno: 3827 euro accreditati sul conto | Basta presentare questa richiesta

Legge 104

Legge 104, Inps (Depositphotos) Madonielive.com

Una novità importante riguarda i lavoratori che assistono familiari disabili. L’INPS conferma un indennizzo fino a 3.827 euro al mese.

Un nuovo aiuto economico cambia il panorama del sostegno ai lavoratori italiani.

Molti si chiedono se potranno beneficiarne e come presentare domanda.

L’INPS ha aggiornato i requisiti, rendendo più semplice l’accesso al contributo.

Un’indennità che può superare i 3.800 euro mensili: ma chi ne ha diritto davvero? Ecco tutto quello che devi sapere.

Un sostegno concreto per chi assiste un familiare

Nel 2025, il sistema di welfare italiano ha compiuto un passo significativo verso chi vive situazioni familiari complesse. Sempre più lavoratori si trovano nella difficile condizione di dover bilanciare il lavoro con la cura di un parente con disabilità grave. È in questo contesto che si inserisce la misura prevista dalla Legge 104, un punto di riferimento per la tutela delle persone disabili e dei loro caregiver.

La normativa, già nota per i permessi retribuiti, include anche un aiuto più ampio e poco conosciuto: il congedo straordinario biennale. Grazie a una recente circolare dell’INPS, il sostegno è stato aggiornato, rendendo più chiari i limiti economici e i criteri di accesso. Una misura che si traduce in un supporto reale per chi deve sospendere temporaneamente l’attività lavorativa, senza perdere completamente il reddito.

Legge 104
Legge 104 (canva) Madonielive.com

Come funziona il congedo straordinario retribuito

Il congedo straordinario biennale retribuito consente ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, di assentarsi fino a due anni per assistere un familiare con disabilità grave certificata secondo l’articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992. Durante questo periodo, l’INPS garantisce un’indennità calcolata in base all’ultima retribuzione percepita, con un tetto massimo fissato a 57.038 euro l’anno, pari a circa 3.827 euro al mese. L’importo include i contributi previdenziali e può variare in base alle componenti accessorie dello stipendio, come la tredicesima.

L’indennità, pur non comprendendo ferie o TFR, offre una copertura economica significativa, evitando che chi si dedica all’assistenza resti senza entrate. Per richiederlo è necessario presentare domanda al datore di lavoro, che inoltrerà la richiesta all’INPS per la verifica e l’autorizzazione. La misura, rinnovata e potenziata nel 2025, rappresenta una delle risposte più concrete al bisogno di conciliare lavoro e vita familiare. Un aiuto che riconosce il valore umano e sociale di chi ogni giorno si prende cura degli altri, spesso in silenzio, e che ora può contare su un sostegno più stabile e dignitoso.