30 settembre 2025: in arrivo una mazzata dall’INPS | Già inviate milioni di lettere: addio pensione per chi non risponde

Cattive notizie per chi è in pensione-Fonte-Canva-dtiberio-Madonielive.com
Cattive notizie in arrivo per i cittadini italiani in pensione: l’annuncio arrivato da parte dell’INPS non lascia scampo.
Stop al contributo della pensione di vecchiaia per alcuni degli ex lavoratori italiani: l’amara novità.
Ecco che cosa sta accadendo e perché i contribuenti del Bel Paese andranno su tutte le furie.
La notizia non piacerà affatto ai lavoratori che ora percepiscono l’assegno pensionistico.
Scopriamo che cosa bolle in pentola e qual è il contenuto del recente messaggio dell’INPS.
Inps, cattive notizie in arrivo per i pensionati del Bel Paese
In Italia il mondo del lavoro è tutto un percorso a ostacoli, lastricato di insidie. Diseguaglianza e disparità di genere, scarso turn over, opportunità di carriera nulle, mancato adeguamento salariale, disoccupazione rendono i lavoratori italiani, di fatto, tra i meno fortunati del vecchio continente. Anche l’ultimo rapporto dell’OIL ha messo nero su bianco la triste posizione dell’Italia come ultima della classifica dei Paesi del G20 in quanto ad allineamento dei salari. Gli stipendi sono fermi a vent’anni fa e nonostante ciò si fa fatica a entrare nel mondo professionale e perfino ad uscirne. L’età pensionabile viene spostata sempre più avanti ma il problema non è solo questo. C’è anche un altro aspetto che aumenta i disagi dei pensionati.
Il costo della vita, sempre più alto, inflazione e pressione fiscale pesano sui cittadini che lavorano e anche su chi è andato in pensione. Proprio poche ore fa è arrivata una notizia da parte dell’Inps che non farà affatto piacere ai contribuenti del Bel Paese, specialmente ai pensionati italiani. Scopriamo che cosa sta accadendo.
L’iniziativa dell’ente previdenziale che non piace ai cittadini italiani in pensione
Come si legge tra le ultime notizie pubblicate sul sito web www.mondoefinanza.it, l’ente previdenziale italiano ha deciso di svolgere delle verifiche sui cittadini che hanno ottenuto il pensionamento. Lo scopo di tali controlli è verificare se chi percepisce l’assegno pensionistico usufruisce della pensione di vecchiaia per vivere realmente nel territorio nazionale. Alcuni cittadini infatti, una volta raggiunta l’età pensionabile si trasferiscono all’estero, mantenendo però la loro residenza nel Bel Paese. Questo vuol dire che sfruttano i contributi versati allo Stato italiano negli anni in cui hanno lavorato ma che poi alimentano, nei fatti, l’economia di un altro Stato, non vivendo più in Italia. Per percepire l’assegno occorre però dichiarare il proprio trasferimento all’estero e dimostrare di avere residenza fiscale in Italia. Inoltre, bisogna anche fornire certezza che il contribuente, che ha diritto alla pensione, è ancora in vita.
Dunque per tutto il mese di settembre ai pensionati che risiedono all’estero verranno inviati dei moduli da compilare per dimostrare di avere effettivamente diritto alla pensione italiana. I destinatari di tale modulistica avranno di tempo fino a gennaio per dare risposta esaustiva sulla richiesta del Governo. Se non rispetteranno i termini, l’erogazione dell’assegno verrà sospesa e per intascare i soldi, a partire da febbraio, occorrerà recarsi di persona presso un’agenzia Western Union del Paese di residenza.