Ultim’ora: Stellantis guarda al futuro | Accordo storico per il colosso automobilistico

Addio Stellantis (0-100.it) Madonielive.com
Un’operazione industriale che cambia volto a Stellantis: i nuovi proprietari promettono continuità e sviluppo.
Cosa accade quando un colosso automobilistico decide di riorganizzare le proprie attività in un mercato in continua trasformazione?
La risposta si trova in Emilia-Romagna, dove una fabbrica storica torna protagonista.
Tra strategie di gruppo, nuove alleanze e il futuro dell’industria dei motori, lo scenario si ridisegna.
Ma cosa cambierà davvero per i lavoratori e per il territorio?
Un passaggio di testimone che segna una svolta
Il settore automobilistico sta attraversando una fase delicata. L’elettrificazione procede spedita e i tradizionali motori a benzina perdono terreno, soprattutto in Europa, dove la domanda cala costantemente. In questo contesto, Stellantis ha scelto di riorganizzare la propria presenza produttiva, razionalizzando le risorse e puntando sulle tecnologie del futuro.
La decisione riguarda anche VM Motori, stabilimento di Cento con oltre 350 dipendenti, noto per decenni come fornitore di motori diesel destinati a Fiat Chrysler e al mercato americano. Negli ultimi anni l’azienda aveva già modificato il proprio profilo, concentrandosi sui motori industriali e marini, lasciando il comparto automobilistico. Ora il passaggio di mano rappresenta una tappa ulteriore, destinata a incidere sulle prospettive di sviluppo.
Cambio di strategia: futuro tra continuità e crescita
L’accordo vincolante firmato da Gamma Holding – veicolo degli investitori che controllano Marval – segna l’inizio di un nuovo capitolo. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: trasformare lo stabilimento in un centro di eccellenza nazionale nel campo dei motori industriali, puntando sulla valorizzazione delle competenze locali. Marval, con sede a Torino e partecipata dal fondo Azzurra Capital, è un player di rilievo nella componentistica per macchine agricole, mezzi per il movimento terra, veicoli commerciali e auto sportive.
Con circa 800 dipendenti distribuiti tra Italia, Regno Unito e Cina, collabora con clienti internazionali come John Deere, Daimler Truck, Iveco, Scania, oltre ai gruppi asiatici Byd e Sany. L’acquisizione di VM Motori rafforza questa rete, garantendo occupazione e nuove opportunità di crescita. Secondo l’amministratore delegato Vincenzo Nunziata, l’intenzione è mantenere i posti di lavoro, consolidando produzione e progettazione. Nel 2024 Marval ha registrato ricavi per 160 milioni di euro e l’integrazione con VM Motori potrebbe accelerare ulteriormente l’espansione. L’operazione, che dovrebbe chiudersi entro fine anno, rappresenta dunque non solo una cessione, ma un rilancio industriale capace di dare nuovo slancio a un marchio con oltre settant’anni di storia.