Paul Baccaglini, l’ex Iena e presidente del Palermo: una vita spezzata a 41 anni

Paul Baccaglini (Instagram) Madonielive.com
Una carriera tra tv, finanza e calcio, segnata da passioni e sfide. La sua morte improvvisa lascia sgomento e domande irrisolte.
Ci sono storie che sorprendono per la loro intensità e per i cambiamenti improvvisi che le attraversano.
Paul Baccaglini ne è stato protagonista assoluto: volto noto della televisione, voce della radio, trader, presidente di una squadra di calcio.
Un uomo capace di reinventarsi, inseguendo sempre nuove sfide senza paura.
La sua morte improvvisa a soli 41 anni lascia un vuoto e molte domande, trasformando la sua vicenda in un racconto sospeso tra fascino e dolore.
Un percorso irrequieto e pieno di sorprese
Ci sono vite che scorrono su binari prestabiliti e altre che invece sembrano inseguire sempre una nuova direzione. Paul Baccaglini apparteneva a questa seconda categoria: curioso, irrequieto, pronto a cambiare rotta senza paura. Nato a Chicago e cresciuto a Pittsburgh da padre americano e madre italiana, aveva scelto presto l’Italia come casa. Qui aveva iniziato un percorso che lo avrebbe portato dalla radio alla televisione, fino al calcio e alla finanza.
Il suo nome era diventato noto grazie a “Le Iene”, dove aveva mostrato energia, ironia e una forte capacità comunicativa. Poi la parentesi da trader, con la creazione di un fondo d’investimento, seguita dall’esperienza più sorprendente: la presidenza del Palermo Calcio. Un percorso che lo aveva reso una figura unica, capace di muoversi con disinvoltura tra mondi molto diversi. Eppure, dietro questo dinamismo, c’era anche un lato più fragile che negli ultimi anni lo aveva portato a isolarsi sempre di più.
L’epilogo improvviso e il ricordo lasciato
Martedì 9 settembre la compagna lo ha trovato senza vita nella sua abitazione di Segrate, alle porte di Milano. Aveva 41 anni. I Carabinieri e la Procura di Milano hanno avviato indagini, ipotizzando un gesto volontario: l’autopsia farà chiarezza sulle cause del decesso. Chi lo conosceva racconta che negli ultimi tempi si fosse allontanato dal lavoro e dalla vita pubblica, vivendo una fase di forte isolamento. La notizia ha scosso anche Palermo, città che lo aveva accolto nel 2017, quando per pochi mesi fu presidente del club rosanero.
Conquistò i tifosi promettendo Serie A e nuovo stadio, ma il progetto si interruppe bruscamente quando venne giudicata insufficiente la sua offerta economica. Quella breve parentesi, però, lo aveva consegnato alla memoria dei supporter come un dirigente fuori dagli schemi. Baccaglini resta così una figura poliedrica: inviato televisivo, voce radiofonica, presidente di calcio, trader e appassionato di sport. Un uomo che non ha mai avuto paura di reinventarsi, ma che ha chiuso la sua storia troppo presto, lasciando l’immagine di un percorso intenso, sorprendente e dolorosamente interrotto.