Pro Palestina. Pd Cefalù: non si può restare in silenzio

Pro Palestina. Pd Cefalù: non si può restare in silenzio

Nella giornata di ieri, 17 luglio, l’esercito israeliano ha colpito con un bombardamento una chiesa cattolica a Gaza, provocando la morte di tre persone e il ferimento di altre sei, tra cui il parroco, Padre Gabriel Romanelli.
In Italia, proprio oggi, la maggioranza parlamentare ha respinto alla Camera dei Deputati la mozione che chiedeva la sospensione dell’accordo militare Italia-Israele, il cui rinnovo automatico è previsto per aprile 2026.
Da mesi assistiamo con sgomento alla deliberata uccisione di civili palestinesi – donne, bambini, famiglie intere – colpiti mentre cercano cibo o acqua, in un contesto di emergenza umanitaria drammatica. È sempre più evidente l’obiettivo perseguito dal governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu: un piano di pulizia etnica e di annientamento del popolo palestinese, in linea con la visione di trasformare la Striscia di Gaza in una “riviera mediorientale”, come ipotizzato dal progetto Trump.
L’Italia, storicamente orientata al multilateralismo e alla difesa del diritto internazionale, oggi appare succube della subalternità verso un Presidente degli Stati Uniti che lo stesso Netanyahu candida paradossalmente al Nobel per la Pace.
In questo scenario, la mozione approvata dal Consiglio Comunale di Cefalù – su iniziativa dei consiglieri del Partito Democratico – non pretende certo di influenzare le scelte di un governo nazionale che si è dimostrato finora sordo e insensibile. Ma rappresenta un atto di dignità e una presa di posizione: non possiamo e non vogliamo essere complici di una tragedia umanitaria senza precedenti.
La nostra comunità, fondata sui valori dell’accoglienza, della pace e della fratellanza tra i popoli, esprime solidarietà al popolo israeliano per le persecuzioni storicamente subite e per l’attacco del 7 ottobre di due anni fa. Ma non può rimanere in silenzio di fronte a quella che si configura sempre più come una vendetta disumana e sproporzionata.
Dispiace infine dover registrare critiche sterili e infondate da parte di chi, per posizionamento ideologico, ha rifiutato di votare favorevolmente la mozione, lamentando l’assenza di un riferimento al dramma del popolo ucraino.
Ribadiamo il nostro sostegno al Governo italiano nell’appoggio all’Ucraina, e auspichiamo che la stessa sensibilità venga esercitata anche nei confronti del popolo palestinese, oggi vittima di un massacro inaccettabile.

Circolo Pd Cefalù