Al via sabato 28 giugno la manifestazione andrà avanti fino al 30 agosto con più di 80 spettacoli in 19 siti.I Teatri di Pietra in Sicilia, giunti alla XXI edizione, quest’anno prendono ispirazione dalla rete di relazioni che esiste in Natura, dal rapporto di co-esistenza e connessioni riconosciute al mondo vegetale, celebrate lo scorso maggio con “Cloris”, koinè di teatro, danza, mito, musica, indagine scientifica e memoria, andata in scena all’Orto Botanico di Palermo in una sorta di anteprima della manifestazione che partirà sabato 28 giugno con la prima nazionale di “Andromeda e Perseo”, presso l’Area archeologica di Solunto di Santa Flavia (Pa), di e regia Gianfranco Perriera con Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco. La settimana successiva, il 10 luglio, aprono il Tempio delle Vittore di Himera (Pa) con “Del Labirinto e altre storie” e il Teatro Monte Iato a San Cipirello (Pa) con Euridyce il 13 luglio.
“Andromeda e Perseo può forse essere la storia di come l’amore e la bellezza che sa farsi promessa di gentilezza possono strappare gli umani ad un egoismo che li inchioda alla ferinità? In un tempo che appare farsi sempre più cupo e feroce, dove paura e violenza tendono ad attanagliare le menti umane, dove il pensare è sempre più considerato un orpello ritardante e la furia soffia sulle emozioni umane, la saggezza immaginifica di origine greca può almeno invitare a chiedersi se davvero giustizia è sempre e solo quel che i più forti vogliono e impongono, se davvero non si dà più speranza di futuro e bisogna adattarsi a tempi bui. Un uomo e una donna, che abitano, i margini della memoria, vengono dunque a noi per ritessere la storia di chi all’orrore non volle cedere”.
L’idea da cui prendono vita i Teatri di Pietra, nasce proprio dal concetto di rete e dalla reale valorizzazione del Patrimonio monumentale e paesaggistico attraverso le arti performative che rendono nuovamente vitali e attuali temi come la partecipazione e la cittadinanza: questo è fare Rete. Una prassi su cui il Maestro Aurelio Gatti, direttore artistico della manifestazione, ha insistito molto con le istituzioni siciliane con lo scopo ultimo di restituire la forma e il significato ancestrale alla relazione multipla tra le differenti comunità, il territorio con la sua storia, gli artisti e i ricercatori.
Con più di 80 spettacoli in 19 siti di 7 province, il Maestro Aurelio Gatti, quest’anno, è riuscito ad unire idealmente in un’unica “rete” tutta la Sicilia, da nord a sud da est a ovest: da Palermo (Terme Arabe di Cefalà Diana, Tempio della Vittoria di Himera, Castello Beccadelli Bologna di Marineo, Villaggio preistorico Faraglioni di Ustica, Antiquarium Case D’Alia di San Cipirello) a Trapani (Tempio di Hera di Selinunte), da Agrigento (Chiesa Madre di Caltabellotta, Eraclea Minoa, Cattedrale Antica di Montevago, Villaggio Bonsignore di Ribera)a Siracusa (Teatro Akrai di Palazzolo Acredide e Loggiato San Sebastiano di Melilli), da Messina (Agorà di Halaesa),al cuore della Trinacria con Enna (Castello di Sperlinga) e Caltanissetta (Parco Archeologico Palmintelli).
“Il Teatro è il miglior strumento per valorizzare il nostro grande patrimonio – dichiara il direttore artistico – a condizione che rimanga integro nella sua funzione di rito collettivo perché, altrimenti, si riduce a un’esposizione formale che poco a che a vedere con la riflessione sulla bellezza e sull’uomo. La robustezza e l’azione dei Teatri di Pietra si fonda sulle volontà espressa e aderita da parte di artisti, compagnie, operatori culturali di fare rete, da una parte, e dall’altra dalla convinzione che ogni territorio è importante quando si esprime nella cura e valorizzazione dell’identità delle comunità.”
Oltre “Andromeda e Perseo”, molte altre le prime nazionali come MEDUSA a firma della compagnia Arpa; Danza delle Baccanti di Remo Anzovino; Le Lacrime delle Donne per la regia di Manuel Giliberti; Del Labirinto e altre storie – danza teatro con Rino Di Martino. Come gli altri anni, i Teatri di Pietra ospiteranno le migliori produzioni che sono programmate nel circuito nazionale come De Rerum Natura, Pluto, La Fabbrica degli Angeli senza tempo, che si alterneranno con produzioni siciliane come Pirandello, Questo, Codesto e Quello, Ulisse racconta Ulisse e Odisseo Superstar. Questa volontà esprime la voglia e la capacità della rete di mutuare la migliore produzione originale da una parte e di irradiare la bellezza e la creatività siciliana dal locale a tutta la rete, dall’altra. Rappresentazioni anche di Ecuba, Penelope vs Ulisse, Vivere Diversi, Euridyce, Anima Mundi, Il Villaggio del Meschino, e altri.