Con un intervento denso e articolato, il consigliere comunale di Bagheria Federico Guzzo, segretario provinciale di Sinistra Italiana, ha comunicato, durante la seduta del consiglio comunale di ieri, lunedì 14 aprile 2025, la sua decisione di lasciare il gruppo consiliare “Si Cambia” e di passare all’opposizione dell’amministrazione guidata da Filippo Tripoli.Durante l’intervento ha spiegato i motivi della sua scelta sottolineando come le sue posizioni di sinistra, ecologiste e solidali, si siano dimostrate in netta contrapposizione alla visione politica e all’indirizzo amministrativo della giunta Tripoli, che definisce una “coalizione di centro destra, nascosta dietro la foglia di fico del civismo”.
All’amministrazione rimprovera un’assenza di sensibilità sul verde pubblico, la volontà di privatizzare la costa (che al contrario, per il consigliere, deve restare pubblica e accessibile a tutti) e la sottomissione ai partiti del centro destra siciliano, in particolar modo alla nuova democrazia cristiana di Totò Cuffaro e alla Lega di Salvini.


Tra i motivi della scelta spiccano anche la decisione del sindaco e di altri consiglieri della maggioranza di sottoscrivere la lista della dc per le elezioni provinciali e la candidatura di Francesco Gurrado, assessore e consigliere di maggioranza, nella lista della Lega di Matteo Salvini.
Inspiegabile, per il consigliere, è la permanenza in maggioranza dell’assessore Daniele Vella (dirigente del partito democratico) e del gruppo consiliare Si Cambia, i quali dovrebbero trovarsi nella sua stessa posizione di incompatibilità con le scelte politiche del sindaco e dell’assessore Gurrado.

“La coalizione civica non ha nulla di civico, è una presa in giro ai cittadini,ha dichiarato Guzzo.La coalizione che governa Bagheria è una colazione di centro-destra con una strana anomalia al suo interno.L’anno scorso mi sono candidato all’interno di una coalizione, che pensavo potesse tenere dentro le mie posizioni di sinistra, ecologiste e solidali (mai nascoste e sempre dichiarate in campagna elettorale), perché si misurava contro la DC di Cuffaro e contro la destra: oggi mi ritrovo un sindaco della Dc e un assessore che è candidato con la Lega di Salvini, il partito più a destra dell’arco costituzionale.In questi mesi su molti temi non ci siamo trovati d’accordo: dalla gestione del verde urbano alla gestione della costa, ma ancora sul trasporto pubblico e le pedonalizzazioni, quindi fondamentalmente sulla visione della città e del suo sviluppo futuro.Mi chiedo come faccia il Partito Democratico a governare con chi ha una visione opposta a quella che caratterizza il PD ed il campo progressista in qualsiasi altro territorio.A loro auguro di avviare una riflessione che possa portarli di nuovo sulla strada giusta: quella della costruzione di un’alternativa a queste destre, che difenda l’ambiente, i diritti e che sia lontana dalle logiche predatorie che caratterizzano i partiti a cui appartengono il sindaco e l’assessore Gurrado.A chi dirà che sapevo tutto rispondo molto facilmente: durante le elezioni del giugno 2024 il sindaco era iscritto ad Italia Viva e dell’appartenenza politica di Francesco Gurrado non avevo idea, non sapevo nemmeno avesse una tessera di partito.Da oggi sarò un consigliere indipendente, all’opposizione dell’amministrazione Tripoli.”