Si terrà, domani 8 aprile, presso la sede dell’Ente Parco delle Madonie a Petralia Sottana, il seminario dal titolo “Associazioni fondiarie: uno
strumento al servizio delle aree interne”, a cura dell’Associazione ASFO MARON.L’incontro vedrà la partecipazione del Centro Politiche e Bioeconomia CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria che sta collaborando al “progetto Rete Rurale Nazionale rivolto alle Associazioni Fondiarie concentrandosi sul ruolo strategico delle Associazioni Fondiarie nei territori rurali e nelle aree interne. L’Associazione ASFO MARON, è attualmente composta da cinque soci –l’Ente Parco delle Madonie (capofila di progetto) e i Comuni di Petralia Sottana, Petralia Soprana, Bompietro e Castellana Sicula – ASFO MARON intende aggregare e gestire terreni incolti, garantendone il recupero e un utilizzo economicamente sostenibile. Per le finalità del progetto, le cinque amministrazioni hanno destinato un’area iniziale di 491 ettari, situata nel cuore del Parco Regionale delle Madonie, prevalentemente in zona A (riserva integrale) e, in misura minore, in zona B (riserva generale).


L’evento si prefigge di stimolare un dibattito costruttivo tra amministratori, tecnici e operatori del settore agricolo e forestale, approfondendo l’importanza della gestione associata delle terre e le potenzialità di sviluppo che tale approccio offre. Il modello proposto da ASFO MARON rappresenta una risposta concreta a problematiche strutturali che affliggono le aree interne. Attraverso una gestione condivisa e sostenibile si possono creare opportunità di lavoro, tutelare il paesaggio, trasformare le criticità in risorse. Tale approccio integrato, valorizza le risorse locali promuovendo un’economia circolare e una nuova visione del territorio, basata sulla cooperazione tra enti pubblici e privati.Gli obiettivi dell’associazione includono, infatti, l’individuazione e la rimessa in produzione di terreni agricoli, boschivi e pastorali abbandonati, nel rispetto delle buone pratiche agricole, dell’equilibrio idrogeologico e della tutela ambientale. Si punta inoltre alla valorizzazione delle aree incolte per contrastare l’abbandono,promuovere la protezione ambientale e favorire lo sviluppo di filiere produttive locali e il settore turistico-ricettivo ed ecosistemico. Il contributo territoriale di ASFO MARON si concretizza, tra l’altro, nel miglioramento della produttività dei terreni, nella tutela della biodiversità, nella manutenzione della viabilità rurale e nella prevenzione degli incendi boschivi.Come afferma il Commissario Caltagirone, ASFO MARON non si limita a presentare un progetto di recupero fondiario, ma rappresenta una visione strategica per il futuro delle Madonie. Si tratta di un modello replicabile in altre aree interne, capace di favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo.

L’iniziativa proposta da ASFO MARON si distingue per il suo approccio integrato alla gestione del territorio, che non solo mira a risolvere problematiche concrete, ma offre anche uno spunto di riflessione su come valorizzare le risorse locali in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica. Questo modello, basato sulla cooperazione tra enti pubblici e privati, potrebbe costituire un esempio replicabile per altre realtà rurali, contribuendo a invertire la tendenza all’abbandono dei terreni e a promuovere uno sviluppo equilibrato e innovativo.