E c’è  stato pure l’ Archivio storico comunale di Gangi nella Notte Bianca locale organizzata dal Comune di Gangi tra il 17 e il 18 agosto. Il locale archivio aperto per l’occasione come cibo per la mente e per chi ha fame di storia…della propria storia. Ha fatto da utile compendio alla spaghettata notturna offerta a tutti i presenti dagli organizzatori dell’evento allietato dalla musica e da canzoni di Ligabue e dance.

Il titolo, “Il teatro della Notte Bianca:la piazza di Gangi nei secoli e i suoi abitanti (baroni ,borghesi e popolo) attraverso le carte di archivio e foto d’epoca dell’ Obiettivo”. Lo storico Mario Siragusa ha curato l’iniziativa voluta dal Comune di Gangi. I visitatori dell’ archivio storico comunale sono stati davvero numerosi. Molti giovani si sono avvicinati all’ Archivio con interesse, insieme a tanti altri cittadini di ogni età e condizione lavorativa. In pratica si sono visti aggirare nel locale archivistico incuriositi cittadini dai 10  agli 80 anni (e passa) ! Questo è un dato da rilevare che conferma la bontà della scelta fatta dal Comune nel valorizzare archivio e biblioteca (in cui si sono svolte altre attività in contemporanea) . Carmelo Giunta capogruppo consiliare e Santi Virga tra i fautori principali di questa scelta. Con Roberto Franco assessore al ramo che ne ha fatto e ne fa uno dei cardini assoluti della sua attività amministrativa di concerto con  il resto dell ‘amministrazione comunale .

Anche consiglieri dell’opposizione hanno visitato l’ archivio. Anche perché la storia di Gangi è di tutti,di tutta la comunità locale ,e non,e non ha o non deve avere bandiere .Archivio curao da Siragusa, da un lato, e biblioteca, dall’ altro, hanno animato la Notte Bianca gangitana sotto la guida di Salvatore Boscarino e Carolina Lo Nero. Si e’ dato in questo contesto seguito ad altre iniziative archivistiche. Esattamente un anno fa sempre nel corso della Notte Bianca, c’è stata una analoga iniziativa di apertura notturna ai cittadini delle carte storiche ivi conservate. Si va dal prezioso fondo dei notai defunti di età moderna (1562-1811) fino alle carte storiche  contemporanee (registri di delibere consiliari e di giunta che coprono l’arco temporale che va dal 1873 fino al 1984, censimenti della popolazione, elezioni comunali e politiche, documenti e faldoni aferenti a lavori pubblici, tasse,  ecc.). L’archivio è stato aperto al pubblico nella tarda primavera del 2023, dopo un’ intensa attività di sistemazione e di un censimento archivistico affidato al phd , docente a contratto e storico dell’Università Kore Mario Siragusa. Diversi studiosi e studenti e laureandi universitari vi si recano per motivi di studio.Il 24 maggio di quest’anno si è svolto un convegno su “Stato e prospettive degli archivi Madoniti ed Erei” organizzato dall’amministrazione comunale insieme alla locale Società operaia di artigiani e commercianti .

Studiosi e archivisti vi hanno preso parte (la direttrice dell’Archivio di Stato di Enna d.sss Anna Maria Ferrara, Filippo Falcone studioso e ordinatore di archivi privati del nisseno, Vincenzo Piccione d’Avola archivista del Comune di Geraci per decenni, il dr Peppino Bongiorno saggista e curatore di archivi, il già citato phd e storico Mario Siragusa che ha curato tra l 2016 e il 2019 l’archivio parrocchiale di San Nicolò e poi quello comunale, la  prof.ssaLucia Macaluso saggista e già assessore del Comune di Petralia Sottana). Ha coordinato i lavori Alfonso Lo Cascio di BC Sicilia.    Interventi introdotti e preceduti dai saluti del sindaco Giuseppe Ferrarello e Roberto Franco assessore al ramo che ha fortemente voluto l’attività di recupero e valorizzazione del locale archivio (coadiuvato da consiglieri come l’avv. Santi Virga e il sindacalista  Carmelo Giunta e da altri). E’ stata ricordata anche la figura di due storici madoniti scomparsi come Francesco Figlia e Mascellino amico e collega del citato Bongiorno.   Tornando all’evento archivistico della notte tra il 17 e il 18 di agosto ,Mario Siragusa ha illustrato ai visitatori i contenuti e la struttura dell’archivio storico comunale, e poi le tappe evolutive della principale piazza di Gangi (che originariamente si trovava in sedi differenti- ma sempre nei pressi della Matrice Ecclesia con l’ausilio di iconografie e documenti coevi).