Stasera 14 agosto come ogni anno concerto Petrasound in piazza Duomo a Petralia Sottana a cura dell’associazione del Ballo della Cordella che quest’anno ospiterà il gruppo Officina Zoe con i Vulcanica che apriranno il loro concerto.Poi il sabato 17 sarà la volta della Serenata della Zita e poi domenica 18 l’atteso Corteo Nuziale e il ballo Pantomima della Cordella.
Il Ballo Pantomima della Cordella si celebra ogni anno a Petralia Sottana, in occasione dell’ Antico Corteo Nuziale (rievocazione del corteo contadino a cavallo che si svolgeva in occasione dei matrimoni), la prima domenica dopo ferragosto. Il ballo è inserito a pieno titolo nel REI, Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia secondo le direttive dettate dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO. La manifestazione è preceduta dal corteo a cavallo comprendente i diversi figuranti (suocera, damigelle, contadini) dall’inizio del corso Paolo Agliata, l’ottocentesca arteria viaria del paese ricca di chiese e palazzi nobiliari. In seguito avverrà la benedizione degli sposi presso la Chiesa Madre Maria SS.ma Assunta nella quale verrà intonato il sacro e tradizionale canto di ringraziamento per il buon raccolto, accompagnato dal prezioso organo seicentesco. Infine l’esecuzione del Ballo presso il Campo Sportivo Comunale in cui dodici coppie disposte in cerchio sull’aia, al suono della tarantella, intrecceranno ventiquattro nastri (curdeddi) di diverso colore, pendenti dalla pertica sormontata da un mazzo di spighe, simboleggiante il mito di Cerere, dea delle messi.
Per l’organizzazione il comune coinvolgerà le associazioni locali, storicamente impegnate nella rievocazione come la Pro Loco, e professionisti dei settori necessari all’organizzazione. Il valore culturale della manifestazione si basa sulla riproposizione di radicate tradizioni culturali registrate da documentazioni etnografiche solide e sulla valorizzazione del patrimonio etno-musicale: già, nel 1954, lo statunitense Alan Lomax e l’etnomusicologo Diego Carpitella registrarono, infatti, le melodie del primo compositore dei brani della Cordella, Francesco Genzone, per una importante ricerca commissionata dalla Columbia World Library and Primitive Music. La manifestazione, in tal senso, prima di essere un attrattore turistico consolidato nel tempo, è un veicolo per il rafforzamento e la perpetuazione di una identità storica, per l’accrescimento della coesione di una comunità e per la promozione di antiche pratiche artigianali che affondano le loro radici nella tradizione.