E’ stata inaugurata il 3 agosto la personale di pittura di Gaetano Barbarotto Mare e tradizioni, allestita presso l’Ottagono di Santa Caterina (Piazza Duomo) di Cefalù.La mostra sarà visitabile fino al 18 agosto, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 24.00, con ingresso libero.

Gaetano Barbarotto ritorna ad esporre presso l’Ottagono di Santa Caterina a Cefalù, dopo le mostre precedenti che hanno scandagliato con eleganza e maestria vari aspetti della vita marina. L’ultima, Profondo blu, viene adesso sviluppata e arricchita in Mare e tradizioni, chiudendo un fervido biennio creativo con un vero e proprio omaggio a Cefalù, città che lo ospita sempre con grande entusiasmo. Le profondità marine, con i suoi abitanti, in questa nuova esposizione si integrano con le più importanti tradizioni cefaludesi, in particolare quelle relative alla festa principale dedicata a Gesù Salvatore. Ed ecco che, tra le varie opere dove il blu profondo delle tele avvolge le creature marine, esaltandone forme e sfumature, e in cui si muovono tanti pesci, nelle infinite tonalità di azzurro, come varianti cromatiche del loro elemento naturale, emerge il trittico dedicato alla città ospitante:

Stanno arrivando, con Cefalù dolcemente poggiata sull’acqua attraversata da delfini che stanno arrivando, simbolo della vocazione turistica della città e della sua affermazione come meta internazionale; U Santu a mari, dove Gesù Salvatore è rappresentato nelle profondità marine, avvolto dal blu del mare e dei pesci; ‘Ntinna a mari, con una sirena che con la coda avvolge soavemente il palo della longeva tradizione cefaludese, nata presumibilmente nel 1783, sintesi di valori marinareschi e religiosi tramandati di generazione in generazione nelle famiglie che hanno fatto del mare il loro lavoro. L’omaggio si allarga poi a tutta la Sicilia mediante una serie di opere realizzate con diverse tecniche artistiche e che riproducono gli elementi più noti delle tradizioni siciliane, inserite nel contesto delle profondità marine.
Rosalba Gallà