Un incendio, per fortuna immediatamente domato, è divampato nella tarda serata di ieri, non lontano dalla Basilica Cattedrale di Cefalù.

Seguiamo il post del consigliere comunale di Innoviamo Cefalù Carmelo Greco.

Ieri sera – scrive – intorno le ore 22:00 – 22:30, sul lotto di terreno attaccato fra le diverse abitazioni del centro storico, originariamente piantumato da alberi da pino (vedi foto), con accesso dal vicolo della Grotta (zona piazzetta Santa Croce), è divampato un principio d’incendio, prontamente spento dagli stessi abitanti del posto, che si sono adoperati con l’ausilio di tubazioni improvvisate per tutelare i sacrifici di una vita intera.

Viste le innumerevoli segnalazioni – continua – effettuate tramite chiamate e messaggi WhatsApp ad amministratori comunali mai ascoltate, i quali chiedevano la pulizia dei luoghi, dopo che la stessa, aveva provveduto a far tagliare gli alberi e la vegetazione spontanea che cresce in loco, rimasta per due anni in parte sul fondo ed in parte all’interno di sacchi di plastica.

Alle operazione di spegnimento – dice Greco – sono inoltre intervenuti con grande difficoltà, i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato, che hanno raggiunto i luoghi a piedi a causa della ristretta sede viaria, dove hanno riscontrato che quell’area risultava sprovvista di alcuna bocchetta idrica antincendio.

Nel silenzio istituzionale di quanto accaduto, – continua il consigliere – piuttosto che continuare a mettere la testa sotto la sabbia è opportuno trovare immediate soluzioni a tutela dell’incolumità pubblica, “Nun credere ô santo si nun vide’ ‘o miraculo”.
È mai possibile rischiare l’incolumità dei cittadini per responsabilità dell’Amministrazione Comunale?