Dopo essere stato presentato al Museo Mandralisca di Cefalù, la promozione del saggio di Giuseppe Saja: “Storia di un sodalizio: Antonio Castelli e Leonardo Sciascia. Carteggio ed altri testi” (edizioni Salvatore Sciascia) fa tappa a Palermo presso Villa Filippina, piazza San Francesco. Il programma prevede i saluti del presidente della Fondazione Mandralisca Vincenzo Garbo; introduce e modera il giornalista Franco Nicastro.


Relatori: Lavinia Spalanca, docente Università Palermo e Salvatore Ferlita, docente Università Kore Enna.Letture dell’autore e regista Gigi Borruso.Alla presentazione sarà presente l’autore del volume.
Lo stesso Saja, cultore di Castelli, nel 2008 ha curato una completa analisi delle sue opere e poi a proposito di “Paese come cosmo. Antonio Castelli. Documenti e scritture” scrive: Analizzare l’amicizia tra Leonardo Sciascia e Antonio Castelli (1923-1988) permette non solo di illuminare un sodalizio fatto di discrezione, sensibilità e virtù intellettuali, ma anche di sostanziare un altro aspetto della poliedrica attività culturale dello scrittore di Racalmuto: quello di talent-scout e di estimatore di autori del passato o contemporanei. Sciascia, più famoso di Castelli, autore de Gli ombelichi tenui (Lerici, 1962) e di Entromondo (Vallecchi, 1967), gli attribuisce, tra gli altri meriti, quello di aver formalizzato, nella concisione di un’espressione ispirata, “Villaggio come cosmo”, una visione del mondo, un alevismo (amore e rispetto per tutti) esplicito con cui ha cercato di comprendere realtà più complesse di quelle, pur vitali ed essenziali dei piccoli centri urbani. essenziali dei piccoli centri urbani.