La storia che vi raccontiamo è una di quella in cui ci si puo’ credere o meno, dare la propria lettura e quindi  la propria opinione.Succede che un uomo,che per motivi di privacy chiameremo con un nome di fantasia, Giuseppe,lo scorso anno comincio’ ad avere problemi al colon,non riusciva più  a mangiare e di conseguenza perdeva peso a vista d’occhio.Gli fu indicata dai medici di fare una colonscopia in ospedale di provincia e qui scopri’ di avere un tumore al colon.Ma non solo. Da esami più approfonditi, fu individuata anche una macchia sospetta  al fegato.Motivo per cui fu indirizzato all’Ospedale  Civico di Palermo per ulteriori accertamenti,dove,dopo una biopsia, fu confermata all’uomo la diagnosi precedente e gli fissarono subito la data per l’inizio di un ciclo di chemioterapia.

Giuseppe, come lo abbiamo chiamato,torno’ intanto a casa, sconfortato da quella diagnosi,continuando a stare male sia fisicamente che psicologicamente.

Alcuni giorni dopo decise di salire sulla montagna di Petralia Sottana, dove è collocato un quadro di San Michele Arcangelo, dove ogni anni in molti vanno in pellegrinaggio.Qui si fermo’ per pregare da solo.

Dopo alcuni giorni, racconta ancora la  persona in questione,comincio’ lentamente a sentirsi un po’ meglio:aveva nuovamente fame e mangiava un po’ di tutto,nelle settimane successive riprese peso(aveva perso circa 20 kg)e si sentiva meglio.

A quel punto  torno’ in ospedale, dove ripetè gli esami di routine,tra cui la colonscopia,e dopo un accurato screening dai medici che lo avevano seguito, e con loro grande stupore, si accorsero che il “maledetto tumore” era sparito.

A quel punto dissero a Giuseppe di tonare a casa tranquillo dicendogli , che”Dio gliela mandi buona”.

Da allora Giuseppe è tornato alla vita normale senza più problemi di quel tipo e senza, sottolinea, aver mai preso un farmaco per la malattia che gli era stata diagnostica.

A questo punto c’è da chiedersi,è stato un miracolo di San Michele oppure perchè doveva andare cosi..?Ognuno dia la propria interpretazione.