Asciugamani in bagno: ogni quanto lavarli davvero per evitare odori e batteri | l’errore che fanno quasi tutti

Asciugamani colorati (pexels)

Asciugamani colorati (pexels)

Gli asciugamani sono tra gli oggetti più usati in casa, ma anche tra quelli che più spesso vengono sottovalutati dal punto di vista dell’igiene. Appesi in bagno, utilizzati ogni giorno e raramente sostituiti con la frequenza corretta, possono diventare un terreno ideale per odori sgradevoli e proliferazione di batteri.

Molte persone sono convinte che, se un asciugamano “sembra pulito”, possa essere usato ancora a lungo. In realtà l’aspetto inganna: umidità, residui di pelle e ambiente caldo creano condizioni perfette per microrganismi invisibili ma presenti.

Secondo le indicazioni di Altroconsumo, il tema non riguarda solo il comfort, ma anche la salute quotidiana. Capire ogni quanto lavarli davvero e come farlo correttamente può fare la differenza tra un bagno igienico e uno solo apparentemente pulito.

Perché gli asciugamani diventano un ricettacolo di germi

Dopo la doccia o il lavaggio delle mani, l’asciugamano entra in contatto diretto con la pelle ancora umida. Su tessuti bagnati o che asciugano lentamente, batteri e funghi trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi. Anche se il corpo è pulito, la pelle rilascia naturalmente cellule morte e microrganismi che restano intrappolati nelle fibre.

Il problema aumenta quando l’asciugamano viene riutilizzato più volte senza asciugarsi completamente tra un uso e l’altro. Bagni poco ventilati, asciugamani appesi troppo vicini tra loro o lasciati piegati sono errori comuni che favoriscono la formazione di cattivi odori. Quell’odore “di umido” non è solo fastidioso, ma è spesso il segnale della presenza di batteri già attivi nel tessuto.

Asciugamani bianchi (pexels)
Asciugamani bianchi (pexels)

Ogni quanto lavarli davvero e l’errore più comune

Uno degli sbagli più diffusi è pensare che un asciugamano possa essere usato per una settimana o più senza problemi. Secondo Altroconsumo, gli asciugamani andrebbero lavati in media ogni tre o quattro utilizzi. In presenza di caldo, elevata umidità o se usati da più persone, la frequenza dovrebbe essere ancora maggiore.

Un altro errore frequente riguarda il lavaggio stesso. Temperature troppo basse o cicli rapidi non sempre eliminano batteri e cattivi odori. Per una corretta igienizzazione è consigliabile lavarli a temperature adeguate al tipo di tessuto, evitando di sovraccaricare la lavatrice e lasciandoli asciugare completamente subito dopo il lavaggio. Solo così si evita che l’asciugamano, apparentemente pulito, torni in bagno già carico di umidità e microbi.