Patente e punti che evaporano: il nuovo schema delle sanzioni colpisce i pendolari | l’effetto nascosto nelle strade urbane

Uomo che guida - Madonielive

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Il nuovo schema di sanzioni previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti introduce regole più severe che rischiano di incidere soprattutto su chi si sposta ogni giorno per lavoro.

La revisione del sistema di penalità sulla patente mira a rendere più sicura la circolazione urbana, ma i primi effetti emergono già con chiarezza: i pendolari sono tra i più esposti alla perdita rapida di punti, perché attraversano quotidianamente le zone dove i controlli sono più serrati. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’obiettivo è ridurre gli incidenti nelle aree cittadine, dove la combinazione di traffico intenso, distrazioni e velocità non adeguate genera il maggior numero di criticità.

Le nuove regole non introducono solo multe più alte, ma un sistema di decurtazione dei punti più incisivo e immediato, pensato per colpire chi non rispetta limiti e precedenze nei tratti urbani. Le categorie professionali e i lavoratori che passano ore in auto risultano più vulnerabili: basta una serie di infrazioni minori per ritrovarsi con la patente quasi azzerata.

Perché i pendolari risultano i più esposti ai nuovi criteri di penalità

I pendolari percorrono ogni giorno gli stessi tratti stradali, spesso nelle ore di punta, quando la congestione del traffico favorisce errori, distrazioni o comportamenti istintivi. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’introduzione di un sistema più severo nasce dalla necessità di contenere il numero crescente di incidenti nelle città, dove la presenza di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici rende ogni violazione particolarmente rischiosa. Chi guida quotidianamente in contesti urbani ha statisticamente più possibilità di commettere infrazioni ripetute, anche involontarie.

Il nuovo impianto normativo prevede che alcune violazioni considerate “minori”, come il superamento lieve dei limiti di velocità, la mancata precedenza ai pedoni o il passaggio irregolare nelle corsie riservate, comportino una decurtazione più pesante rispetto al passato. Questo meccanismo accentua gli effetti sui lavoratori che passano molto tempo al volante, perché un accumulo di penalità, anche moderate, può portare alla sospensione della patente in tempi brevi. Secondo il Ministero, però, questa severità è necessaria per aumentare la responsabilità degli automobilisti nelle zone più trafficate.

Patente b - Madonielive
Patente b – Madonielive

L’effetto nascosto nelle strade urbane che pochi automobilisti hanno previsto

Uno degli aspetti meno discussi riguarda l’aumento dei controlli automatizzati nelle aree urbane. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che la rete di telecamere, varchi elettronici e sistemi di rilevazione della velocità sarà ulteriormente potenziata per garantire uniformità nell’applicazione delle nuove regole. Questo significa che le infrazioni non saranno più rilevate solo dagli agenti, ma anche da dispositivi in grado di registrare ogni violazione in tempo reale, senza margini di discrezionalità.

L’automobilista che percorre ogni giorno gli stessi incroci rischia di incappare più volte negli stessi errori, soprattutto in zone con segnaletica complessa o cambiamenti recenti nella viabilità. La combinazione tra controlli intensivi e pene più pesanti porta a un rapido assottigliamento del punteggio della patente, un effetto che molti pendolari stanno scoprendo solo adesso. Il Ministero sottolinea che l’obiettivo non è colpire chi guida per necessità, ma creare comportamenti più prudenti e ridurre drasticamente gli incidenti nelle città, dove si concentra la quota maggiore di feriti e vittime.