L’assicurazione auto sale anche se non fai incidenti: il nuovo criterio usato dalle compagnie | la voce che pesa di più sul premio
Auto incidentata - Madonielive
Le tariffe dell’assicurazione auto stanno aumentando anche per chi non provoca incidenti, un fenomeno che molti automobilisti faticano a comprendere ma che deriva da nuovi criteri applicati dalle compagnie e monitorati dall’IVASS.
Secondo le analisi diffuse dall’IVASS, l’andamento delle polizze Rc auto non dipende più soltanto dalla sinistrosità individuale, cioè dal fatto di aver causato o meno un incidente. Le compagnie stanno infatti rivedendo i propri modelli tariffari includendo variabili che non riguardano direttamente il comportamento del singolo guidatore. Questo significa che l’aumento del premio può arrivare anche quando la condotta è impeccabile e il profilo assicurativo non ha subito cambiamenti. A incidere maggiormente sono fattori esterni legati ai costi operativi, ai risarcimenti medi e alle condizioni del mercato, fattori che determinano una nuova logica nella definizione del premio rispetto al passato.
Il passaggio a modelli tariffari più complessi ha reso il sistema meno trasparente agli occhi degli utenti, abituati per anni a pensare che il premio potesse variare solo in funzione del rischio personale. L’IVASS ha spiegato che negli ultimi mesi si sta registrando un aumento generalizzato dei prezzi, imputabile a motivazioni strutturali che toccano tutto il settore, indipendentemente dalla classe di merito o dall’assenza di sinistri. È una trasformazione che richiede una maggiore comprensione da parte degli automobilisti e che ridefinisce il modo in cui viene valutata la sostenibilità economica della polizza.
Perché aumentano i premi anche senza incidenti: il meccanismo nascosto
Il motivo principale dell’aumento dei premi risiede nel fatto che le compagnie stanno affrontando costi sempre più elevati. Il valore medio dei risarcimenti, soprattutto per danni materiali e lesioni personali, è cresciuto nel corso degli ultimi anni. L’IVASS ha evidenziato come questa tendenza sia collegata all’aumento dei prezzi dei ricambi, della manodopera e dei servizi connessi alle riparazioni. Quando i costi di gestione salgono, le compagnie adeguano le tariffe per mantenere l’equilibrio finanziario, e lo fanno indipendentemente dal fatto che un singolo assicurato abbia o meno provocato un incidente. La struttura dell’intero mercato assicurativo influenza quindi direttamente anche chi non genera sinistri.
Un altro elemento decisivo riguarda l’introduzione di modelli di valutazione del rischio più sofisticati. Le compagnie analizzano territori, fasce d’età, tipologie di veicoli e comportamenti statistici per individuare potenziali profili a rischio. Questo significa che un aumento della frequenza dei sinistri in una determinata area geografica può determinare un incremento dei premi per tutti gli assicurati di quella zona, anche per chi non è mai stato coinvolto in incidenti. In altre parole, il premio non riflette più solo la storia individuale ma anche il contesto collettivo in cui si circola, con conseguenze che spesso sfuggono al controllo del singolo automobilista.

La voce che pesa davvero sul premio: cosa guardano ora le compagnie
Tra i vari fattori presi in considerazione dalle compagnie, c’è una voce che incide più delle altre: il costo potenziale del sinistro. Questa variabile si basa sull’analisi dei danni medi registrati in passato e sulle tendenze dei risarcimenti futuri. Se le stime indicano che un eventuale sinistro potrebbe costare di più rispetto agli anni precedenti, le tariffe vengono adeguate di conseguenza. È una logica preventiva, che consente alle compagnie di coprire il rischio economico legato ai risarcimenti senza trovarsi esposte a perdite. La previsione dei costi futuri diventa quindi l’elemento più influente nella definizione del premio, ben più della condotta personale dell’assicurato.
Accanto ai costi dei sinistri, pesano anche altri indicatori come le frodi assicurative, il numero di incidenti nella stessa regione e l’andamento generale dei mercati. Tutti fattori che l’IVASS monitora costantemente e che contribuiscono a costruire il quadro delle tariffe. Ciò spiega perché, anche in assenza di incidenti, il premio possa aumentare di anno in anno. Per l’automobilista è un cambiamento significativo: non basta più una guida prudente per mantenere stabile la propria spesa assicurativa, perché le dinamiche del settore hanno assunto un ruolo dominante nella determinazione del prezzo finale.
