Pensione, non firmare mai questo foglio | INPS blocca subito gli accrediti: il primo del mese non vedi un euro
Firma rischiosa per chi è in pensione-Fonte-Canva-vladep-Madonielive.com
Potrebbe essere sufficiente una sola firma per smettere di ricevere la pensione mensile da parte dell’INPS.
Accrediti bloccati e indennità sospese da un giorno all’altro: è emerso il triste retroscena.
Quello che è accaduto a un cittadino italiano in pensione ha lasciato tutti senza parole.
Ecco a che cosa dovresti prestare attenzione se non vuoi avere amare sorprese.
Scopri che cosa è successo nei giorni scorsi e qual è il pericolo che si potrebbe celare dietro a una semplice firma.
Pensione, il pericolo nascosto dietro una semplice firma
In Italia per tanti cittadini la pensione è una vera e propria chimera, soprattutto per la preoccupazione di non riuscire a percepire l’assegno, date le enormi difficoltà del sistema previdenziale nostrano. Negli ultimi decenni lo scarso turn over ha reso la forza lavoro sempre più anziana e l’ingresso dei soggetti più giovani nel mondo professionale sempre più complicato. In parole semplici potremmo sintetizzare il problema affermando che vi sono poche nuove risorse per poter assicurare contributi sufficienti a pagare la pensione di vecchiaia ai più anziani. Il tutto è cominciato all’epoca delle baby pensioni e successivamente la situazione non è migliorata. Anzi, disoccupazione, inflazione e mancato adeguamento salariale hanno peggiorato le cose.
L’età pensionabile infatti viene spostata sempre più in avanti e attualmente è fissata a ben 67 anni, sia per gli uomini che per le donne. Al requisito anagrafico si aggiunge anche quello contributivo, pari a circa 20 anni, eccetto che per chi decide di riscattare gli anni di studio, a proprie spese. Se è chiaro che ottenere la pensione sia complicato, a quanto pare, è altrettanto chiaro che perderla invece è semplicissimo. Quello che è accaduto a un cittadino italiano in pensione nei giorni scorsi infatti, ha lasciato tutti senza parole. Cerchiamo di fare chiarezza sull’accaduto per evitare situazioni spiacevoli e amare sorprese.

L’amaro retroscena e la triste sorpresa
Come si legge tra le ultime news condivise sul sito web www.valdarno24.it, un ex lavoratore, originario di Ponticino, che, a partire dal 2021, ha ottenuto il pensionamento nel 2021 grazie a quota 100 si è ritrovato a essere il protagonista di una spiacevole vicenda. Il tutto è nato da una grande passione che ha sempre accompagnato a sua vita, ovvero il calcio. Il pensionato in questione quando ha avuto l’opportunità di smettere di andare a lavoro, dopo una vita di sacrifici, si è dedicato proprio al pallone e ha accettato di dare lezioni ai ragazzi.
Così l’associazione calcistica gli ha fatto firmare un contratto e l’INPS gli ha sospeso l’assegno. Il motivo? Secondo l’ente previdenziale il diritto all’indennità di pensione decade in presenza di un contratto di collaborazione continuata e continua, anche se quello del malcapitato in questione gli dà diritto a duemila euro all’anno in totale. A prescindere dalla retribuzione percepita, i due redditi sono incompatibili. Dunque questa storia insegna che occorre prestare attenzione a qualsiasi impegno professionale, anche se vissuto come un’esperienza amatoriale, se si vuol salvaguardare la propria pensione.
