Figli disoccupati, la ‘colpa’ è di questo genitore | Il nuovissimo studio non lascia dubbi: il motivo è da non credere

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Se i vostri figli sono disoccupati, la colpa è sempre di questo genitore: il nuovo studio non lascia spazio ai dubbi
Nella società moderna le cose cambiano nella velocità di un millisecondo e, proprio per questo, gli individui si devono sempre trovare al passo con i tempi, così come ci si adatta alla nuova tecnologia che, ormai, fa parte di noi. Proprio per questo, abbiamo deciso di approfondire un discorso e un tema attuale che fa riferimento ai figli disoccupati e la motivazione da attribuire ad un genitore. Andiamo a vedere nel corso del nostro articolo come funziona il nuovo studio e qual è la risposta che nessuno si aspetta.
Il mondo corre veloce e spesso i figli che hanno dedicato molto tempo allo studio, laureandosi a pieni voti, non riescono a trovare il lavoro tanto desiderato. Proprio per questo, i nuovi giovani cercano stabilità dopo i sacrifici e la dedizione che ci hanno messo nello studio e nella realizzazione dei loro obiettivi.
Si è sempre parlato di un tasso di disoccupazione che va oltre i limiti previsti, pertanto il Governo Meloni e i suoi Ministri si è sempre messo al lavoro per evitare che il problema si ingrandisse, così come per evitare la famosa “fuga dei cervelli” all’estero.
Abbiamo deciso di approfondire nel corso del nostro articolo, un punto forte della “colpa” di un genitore se vostro figlio è disoccupato: andiamo a vedere tutti i dettagli e le curiosità che possono cambiarvi la vita.
Figli disoccupati, ecco di chi è al vera colpa: cosa dice lo studio
Negli anni, diversi esperti hanno dovuto studiare la situazione di alcuni figli che si trovano ad affrontare a lungo, dopo il diploma o la laurea, una situazione di stallo e di disoccupazione. Gli studi si espandono e, alcuni esperti hanno attribuito che più la mamma ha uno studio di alto livello e più i figli non rischiano di rimanere senza studiare o lavorare.
Circa questo nuovo studio, secondo il rapporto “NEET, giovani non invisibili” della Fondazione Gi Group, avere una madre con un titolo di studio elevato riduce fortemente la probabilità di diventare NEET, giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi formativi.
Le considerazioni
Lo studio, realizzato insieme all’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, a ZeroNeet di Fondazione Cariplo e alla Fondazione Compagnia di San Paolo ha dato un risultato ben chiaro: i figli con la mamma on la sola licenza elementare, il tasso di NEET raggiunge il 38,4%, ll’11,2% con il diploma e al 7% quando la madre ha una laurea.
Anche le differenze territoriali si fanno sentire. Al Sud e nelle Isole l’effetto dell’istruzione materna è ancora più forte; mentre al Nord il livello è certamente più contenuto.