Nuovo traghetto in Sicilia (Instagram) Madonielive.com
Varato a Palermo il “Costanza I di Sicilia”, traghetto di ultima generazione a basso impatto ambientale. Un’eccellenza italiana.
Sulle rive del porto di Palermo è tornato a sventolare l’orgoglio della cantieristica siciliana. Dopo decenni di attesa, un nuovo colosso del mare è pronto a solcare le acque del Mediterraneo.
Il “Costanza I di Sicilia” non è soltanto una nave, ma un simbolo concreto di rinascita industriale, sostenibilità e innovazione.
Una storia di lavoro, competenza e visione che riporta la Sicilia al centro delle grandi rotte del mare.
Il futuro dell’isola potrebbe ripartire proprio da qui? Sicuramente è un miglioramento significativo nei trasporti.
Una nuova nave è pronta a solcare le acque del Mediterraneo, simbolo di una Sicilia che torna a costruire, innovare e guardare lontano. Il “Costanza I di Sicilia”, varato oggi ai Cantieri navali di Palermo, è molto più di un traghetto: è il segno tangibile di un rilancio industriale atteso da oltre trent’anni. Il progetto, frutto della collaborazione tra Regione Siciliana e Fincantieri, rappresenta una svolta nei collegamenti con Pantelleria, Linosa e Lampedusa, territori spesso isolati da condizioni meteo e distanze.
La nuova imbarcazione promette di rendere il mare più accessibile, i viaggi più confortevoli e sostenibili, e di restituire centralità a Palermo come cuore pulsante della cantieristica italiana. L’atmosfera del varo, tra l’orgoglio delle maestranze e l’emozione delle istituzioni, ha raccontato molto più di una cerimonia: ha restituito alla città la consapevolezza di poter ancora competere, produrre e innovare, nel segno di una tradizione industriale che non si è mai spenta.
Lungo 140 metri, con una stazza di quasi 14.500 tonnellate, il “Costanza I di Sicilia” potrà ospitare fino a mille passeggeri, duecento auto e quaranta camion. Ma a renderlo davvero speciale è la tecnologia che lo muove: un motore dual fuel a basso impatto ambientale e un sistema fotovoltaico con batterie integrate che consentiranno soste a emissioni zero per circa quattro ore. Un primato che fa della nave un modello europeo di sostenibilità marittima. Costato circa 120 milioni di euro, il traghetto è destinato a entrare in servizio nell’estate 2026, migliorando la qualità dei collegamenti con le isole minori e contribuendo alla coesione territoriale della Sicilia.
Il varo è stato salutato come un evento storico non solo per la Regione, ma anche per l’intero comparto produttivo: segno di un’economia che riparte dal mare, dalle competenze e dal lavoro locale. La costruzione interamente realizzata a Palermo, grazie all’impegno degli operai e dei tecnici siciliani, è motivo di fierezza collettiva. L’inaugurazione segna la rinascita di un cantiere che torna a costruire navi “da zero”, dopo decenni di manutenzioni e riparazioni. È una vittoria per l’industria, per l’ambiente e per la Sicilia tutta, che ritrova nel mare la sua vocazione naturale: ponte tra isole, popoli e possibilità.
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