Aeroporto, documenti per viaggiare (Canva) Madonielive.com
L’Europa dice addio ai timbri sui passaporti: entra in vigore il sistema digitale che registra ingressi e uscite dei viaggiatori extra-Ue.
Niente più timbri sui passaporti, niente più lunghe attese ai controlli. L’Europa si prepara a voltare pagina, introducendo un nuovo modo di attraversare i suoi confini.
Dal 12 ottobre parte infatti l’Entry/Exit System (EES), il sistema digitale che promette di semplificare e velocizzare i controlli di frontiera per chi arriva da Paesi extra-Ue.
Un cambiamento inatteso, ma dal grande impatto, destinata a cambiare l’esperienza di viaggio di milioni di persone.
Riuscirà la tecnologia a rendere più fluido e sicuro l’ingresso nel vecchio continente?
Niente più timbri, lunghe file e controlli manuali. L’Unione europea si prepara a una piccola grande rivoluzione nei viaggi internazionali. Da domani entra gradualmente in funzione l’Entry/Exit System (EES), un protocollo digitale che segnerà la fine della timbratura dei passaporti per chi proviene da Paesi extra-Ue. Una trasformazione silenziosa ma profonda, destinata a cambiare per sempre il modo in cui milioni di persone entrano e escono dal territorio europeo.
L’obiettivo è chiaro: rendere i controlli più rapidi, sicuri ed efficienti. L’EES registrerà elettronicamente ogni ingresso e uscita di cittadini di Paesi terzi, raccogliendo dati biometrici come impronte digitali, immagine del volto e informazioni di viaggio. Una procedura completamente automatizzata che sostituirà l’attuale sistema di timbri manuali, migliorando la gestione delle frontiere di 29 Paesi europei, inclusi Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera.
Secondo la Commissione europea, il nuovo sistema rappresenta un passo avanti decisivo verso la digitalizzazione dei confini. Grazie a una banca dati aggiornata in tempo reale, sarà possibile individuare più facilmente i soggiorni irregolari e prevenire frodi d’identità o falsificazioni di documenti. In altre parole, l’EES punta a bilanciare sicurezza e libertà di movimento, due principi che da sempre definiscono l’identità europea.
La transizione, tuttavia, sarà graduale: per i prossimi sei mesi le autorità di frontiera introdurranno progressivamente il sistema nei principali aeroporti, porti e valichi di terra, in modo da ridurre al minimo disagi e rallentamenti. Solo dall’11 aprile 2026 l’EES sarà pienamente operativo in tutta l’area Schengen. Il vecchio gesto del timbro sul passaporto diventerà presto un ricordo, sostituito da un clic e da un riconoscimento facciale. Una modernizzazione che promette di rendere l’Europa più sicura e i viaggi più fluidi, segnando l’inizio di una nuova era per la mobilità internazionale.
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