Ferie, brutto colpo per i lavoratori: da oggi dovranno sperare nella bontà del capo | Sarà lui a decidere tutto

Amara novità per i lavoratori italiani

Addio ferie per chi lavora in Italia-Fonte-Pixelshot-Madonielive.com

Altro che ferie assicurate ogni anno e vacanze estive prenotate con largo anticipo. Ora sta per cambiare tutto.

A quanto pare, da adesso in avanti per i dipendenti italiani, preparare il piano ferie sarà del tutto inutile.

Scopri subito che cosa sta accadendo e che cosa bolle in pentola per i lavoratori.

Per avere un giorno libero bisognerà implorare il datore di lavoro.

Ecco l’amara novità che farà storcere il naso a tutti coloro che lavorano da nord a sud dello stivale.

Ferie, la triste notizia per i lavoratori italiani

Le ferie sono un diritto di ogni lavoratore dipendente. Ogni mese infatti, nel cedolino paga sono conteggiate le ore e o giorni riconosciuti per Legge. A garantirlo sono l’articolo numero 36 della nostra Carta Costituzionale e l’articolo numero 2109 del Codice Civile. Questi giorni “liberi” vengono maturati in base alle ore lavorate e rappresentano anche un bene prezioso per chi lavora. Gli orari di lavoro odierni infatti, soprattutto per chi ha un contratto full time, purtroppo lasciano ben poco tempo per le attività personali e gli impegni che prescindono dalla sfera professionale. Eppure, a quanto pare, c’è un’amara novità.

I lavoratori italiani dovranno fare i conti con un aspetto fondamentale del lavoro dipendente. Si tratta di una realtà a cui abituarsi e da tenere in considerazione prima di vedersi costretti a dire addio alle ferie. Cerchiamo di fare chiarezza e di approfondire i dettagli della questione, che coinvolge tutti i cittadini che lavorano nel Bel Paese, da nord a sud dello stivale con un contratto da dipendenti.

Addio ferie per chi lavora in Italia
Triste notizia per i lavoratori italiani-Fonte-Canva-Fizkes-Madonielive.com

L’amara novità che farà storcere il naso a tutti coloro che lavorano da nord a sud dello stivale

Chi ha un contratto di lavoro dipendente, e non svolge attività professionale autonoma, in regime di partita iva, ha doveri e obblighi diversi da rispettare. Si tratta di regole diverse rispetto a quelle applicate ai liberi professionisti e la differenza più eclatante riguarda le ferie. Come abbiamo anticipato infatti, sono un diritto del lavoratore ma questo non vuol dire che ci si può assentare quando si vuole. Non presentarsi al lavoro non è ammesso, o meglio, le ferie vanno approvate, altrimenti sono considerate assenze ingiustificate.

Come si legge tra gli approfondimenti sul sito web dedicato al diritto italiano, www.laleggepertutti.it infatti, l’articolo 2109 del Codice Civile stabilisce che è l’imprenditore a dover fissare il periodo feriale. Per farlo il capo dunque tiene conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore. Quindi niente ferie se non si ha l’ok del datore di lavoro, perché spetta a lui il benestare sulle assenze. La decisione a riguardo è una diretta espressione del suo generale potere organizzativo e direttivo, come espressamente previsto dagli articoli 2086 e 2094 del Codice Civile.