Palermo, violenza in centro storico: monopattino contromano e un agente aggredito

Posto di blocco (Depositphotos) Madonielive.com
Un controllo sulla mobilità dolce a Palermo si trasforma in violenza. Al centro dell’episodio il monopattino e il suo utilizzo scorretto.
Palermo, cuore pulsante della Sicilia, non è nuova a episodi legati al traffico e al rispetto delle regole anche per i monopattini.
Le strade del centro storico, ricche di storia e turisti, diventano spesso teatro di controlli mirati per garantire sicurezza e ordine.
Non sempre, però, la routine delle pattuglie della Polizia Municipale procede senza imprevisti.
Cosa succede quando un semplice controllo si trasforma in un episodio di violenza in piena città?
Controlli sulla mobilità dolce nel centro di Palermo
Negli ultimi mesi le autorità locali hanno intensificato i controlli sul rispetto delle regole del Codice della strada da parte di ciclisti e utenti di monopattini, sempre più diffusi anche nelle vie del centro. L’obiettivo è garantire convivenza sicura tra pedoni, turisti e mezzi alternativi di trasporto, riducendo i rischi di incidenti in aree storiche già congestionate.
È proprio nel cuore di Palermo, all’altezza dei Quattro Canti, che la Polizia ha intercettato un episodio emblematico. Due giovani, un uomo di poco più di vent’anni e una ragazza minorenne, viaggiavano sullo stesso monopattino senza casco, infrangendo più norme del Codice della strada. Alla vista della pattuglia, l’alt imposto dagli agenti avrebbe dovuto concludere rapidamente la contestazione. Invece, l’intervento si è trasformato in una scena ben più complessa.
L’aggressione ai Quattro Canti: dall’alt al violento arresto
Il giovane alla guida, rifiutandosi di fornire i documenti, ha fatto scendere la ragazza tentando di fuggire. Non solo: ha iniziato a insultare e sputare contro un agente che cercava di fermarlo posizionandosi davanti al monopattino. Ne è nata una colluttazione improvvisa. Calci e pugni hanno colpito il vigile, che ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni. La situazione è degenerata fino all’arrivo di altre pattuglie, che hanno bloccato e ammanettato l’aggressore. Trasportato alla caserma di via Ugo La Malfa, è stato identificato e posto agli arresti domiciliari in attesa di processo con accuse pesanti: resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.
L’episodio accende i riflettori sulla necessità di rispettare regole e controlli, ricordando come la mobilità dolce, se usata senza responsabilità, possa trasformarsi da risorsa a problema per la sicurezza urbana. I monopattini elettrici rientrano nel Codice della strada, le regole sono chiare: vietato l’uso in due, obbligo di rispettare limiti di velocità (20 km/h, 6 km/h nelle aree pedonali), divieto di circolare sui marciapiedi, necessità di luci e giubbotto riflettente di notte, e divieto assoluto senza casco per i minorenni.