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INPS avvia nuove verifiche per i pensionati all’estero: rischio blocco dei pagamenti da marzo 2026

Dal 17 settembre 2025 l’INPS ha avviato controlli per i pensionati all’estero. Obbligo di verifica entro gennaio 2026.

Dal 17 settembre 2025 l’INPS ha dato il via a una nuova fase di accertamenti per i pensionati.

L’iniziativa punta a prevenire erogazioni indebite e a garantire la regolarità dei pagamenti.

Coinvolge i pensionati che vivono in alcuni Paesi specifici.

Le procedure richiedono la conferma dell’esistenza in vita entro il 15 gennaio 2026, pena la sospensione degli assegni a partire da marzo 2026.

Come funzionano i controlli sulla pensione 2026

Secondo il messaggio n. 2624 del 9 settembre 2025, le comunicazioni saranno gestite da Citibank, che invierà ai pensionati la documentazione nella lingua locale. I destinatari dovranno compilare e restituire il modulo firmato entro metà gennaio 2026. Per dimostrare l’esistenza in vita, le possibilità sono diverse.

Tra queste ci sono: invio cartaceo alla casella postale indicata, riscossione personale della pensione presso uno sportello Western Union nel Paese di residenza, oppure certificazione online tramite portale dedicato per chi vive in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti. Se la documentazione non sarà restituita nei tempi stabiliti, la rata di febbraio 2026 potrà essere riscossa solo di persona. In caso di mancata prova dell’esistenza in vita entro il 19 febbraio, la pensione sarà sospesa dalla mensilità di marzo.

Pensione 2026 (Canva) Madonilelive.com

Un piano di monitoraggio più ampio della pensione

Le verifiche si inseriscono in una strategia più estesa dell’INPS per monitorare le pensioni erogate all’estero. Negli ultimi anni, il numero di italiani che hanno scelto di trascorrere la pensione fuori dal Paese è cresciuto sensibilmente, rendendo necessari controlli periodici per tutelare le risorse pubbliche. Queste misure mirano a rafforzare la sostenibilità del sistema previdenziale, riducendo i rischi di errori o frodi e garantendo che i pagamenti raggiungano soltanto i beneficiari effettivi. Per i pensionati residenti all’estero, rispettare le scadenze e le modalità indicate è quindi fondamentale per non incorrere in interruzioni. L’INPS ricorda che in caso di dubbi è sempre possibile consultare il sito istituzionale o rivolgersi direttamente agli uffici competenti.

Il piano di verifiche periodiche dell’INPS potrebbe diventare sempre più digitale e automatizzato. L’uso di portali dedicati e procedure online, già attivi in Paesi come Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, rappresenta un primo passo verso sistemi più rapidi e sicuri. È probabile che nei prossimi anni queste soluzioni vengano estese anche ad altre aree del mondo, riducendo i disagi per i pensionati e garantendo allo stesso tempo controlli più efficaci. La direzione è chiara: bilanciare la tutela delle risorse pubbliche con la necessità di offrire procedure semplici e accessibili, affinché i pensionati possano continuare a godere dei loro diritti senza complicazioni burocratiche.

Barbara Guarini

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