18% garantito in 2 anni: ecco il “buono” migliore in circolazione | Rendimento senza paragoni

Investimento obbligazioni (Canva) Madonielive.com
Un investimento con cedole altissime e variabili decisive legate a tassi e valute. Un’unica certezza, il 18% garantito.
Il mercato obbligazionario italiano continua a muoversi a grande velocità, con nuove opportunità che si affacciano accanto ai titoli di Stato.
Tra queste, spicca un prodotto che combina rendimenti garantiti a prospettive meno scontate, tutte da valutare con attenzione.
Da un lato, offre un ritorno immediato e certo, capace di attirare chi cerca sicurezza nel breve termine.
Dall’altro, lascia aperta una porta a scenari più complessi, dove i fattori esterni diventano determinanti.
La struttura che incuriosisce gli investitori
Si tratta di un’obbligazione retail di recente emissione, caratterizzata da un meccanismo a due fasi. Il punto di forza è l’avvio: per i primi due anni la cedola è altissima e predeterminata, garantendo un rendimento certo a chi entra. Successivamente, però, tutto cambia.
La remunerazione diventa variabile, agganciata all’andamento di un parametro di riferimento internazionale e con la possibilità di essere richiamata anticipatamente dall’emittente. Un mix che rende il titolo particolarmente appetibile, ma che obbliga a riflettere su scenari di medio-lungo periodo, non sempre favorevoli.
Goldman Sachs e il bond in dollari
Dietro questa emissione c’è un nome di primo piano: Goldman Sachs Finance Corp International Ltd, con garanzia del gruppo madre.
Il titolo, identificato dall’ISIN XS3033981393 e negoziato sul MOT, ha un taglio minimo di 100 dollari (circa 85 euro al cambio attuale).
La durata massima è decennale, fino al 12 settembre 2035, ma la banca può esercitare call anticipate dal secondo al nono anno.
Ma qual è il rendimento e come si suddividono le cedole? Ecco la risposta:
- Primo biennio: cedola fissa del 9,50% annuo (18% lordo complessivo garantito).
- Dal terzo anno: cedola variabile pari a 6,50% – SOFR 1 anno, con un minimo a 0% e massimo a 6,50%.
Il ritorno effettivo dipenderà quindi da tre elementi:
- dall’andamento dei tassi americani (un SOFR basso garantirebbe cedole più alte);
- dal rischio di richiamo anticipato (se troppo oneroso per l’emittente);
- dal cambio euro/dollaro, che potrebbe incidere in positivo o negativo sul risultato finale.
Il bond Goldman Sachs unisce certezza e incertezza: un biennio iniziale con rendimenti sicuri e generosi, seguito da un percorso variabile condizionato da tassi, call e cambio valutario. Un prodotto che può sedurre chi cerca diversificazione e rendimenti immediati, ma che richiede consapevolezza e visione strategica nel medio-lungo termine.