Lavoratori, nasce il Bonus per chi indossa la divisa | Deve versarlo il datore di lavoro: accredito mensile in busta paga

Nasce il Bonus divisa: in cosa consiste

Nasce il Bonus divisa (Fonte: Canva) - www.madonielive.com

Arriva il Bonus per chi indossa la divisa, ecco chi lo riceverà direttamente in busta paga dal datore di lavoro.

I bonus ormai sono all’ordine del giorno, ogni anno ne arriva qualcuno nuovo, ne viene cancellato un altro, oppure rinnovato e ancora modificato. Generalmente i cittadini, appena confermati a inizio anno nella nuova Legge di Bilancio, fanno il punto della situazione.

Verificano infatti tutti quelli a cui poter attingere in base alla propria situazione, in quanto la maggior parte di essi richiede comunque dei requisiti per poterne accedere: come il reddito, la situazione familiare e così via.

Altri invece vengono inoltrati automaticamente senza bisogno che il cittadino faccia nulla, come per esempio la Carta Dedicata a Te, gestita dai vari Comuni o l’attuale Trattamento Integrativo (simile all’ex Bonus Renzi per capirci) visionabile in busta paga.

Tra tutti questi in pochi sanno che esiste anche il Bonus per chi indossa la divisa: il datore di lavoro dovrà versare il corrispettivo in busta paga. Ma sarà così per tutti?

Quando è concesso il Bonus per chi indossa la divisa

Ovviamente ci sono alcune regole per poter ottenere questo extra economico di cui vi parleremo a breve, in merito al cambio della divisa. Ci sono alcuni lavori infatti dove la divisa è d’obbligo, poiché il contratto impone proprio un dress code ben preciso.

Per poter quindi rientrare in questa situazione bisognerà svolgere un lavoro: inerente alla continuità assistenziale; svolgere turni; obbligo da parte del datore di lavoro; il dress code dovrà essere diverso da quelli “socialmente accettati o accettabili”, come possiamo leggere da ilsole24ore.com.

Chi può usufruire di tale benefit in merito al cambio della divisa
Chi può usufruire di tale benefit (Fonte: Canva) – www.madonielive.com

La decisione della Corte di Cassazione

Veramente esiste un Bonus per chi indossa la divisa, pagato direttamente dal datore di lavoro in busta paga? Chiariamo che non si tratta precisamente di un bonus com’è stato definito da molti in rete, poiché questa clausola è presente già da parecchio in alcuni contratti lavorativi, come per esempio in quello degli infermieri.

Come leggiamo da ilsole24ore.com, la contestazione riguardava il fatto che gli autisti del 118 fossero stati esclusi da tale diritto, per via dell’assenza di turni nella continuità assistenziale. La Suprema Corte ha sottolineato invece che il diritto alla retribuzione per il cambio degli abiti non dovesse riguardare soltanto il personale della continuità assistenziale e quello di sala operatoria, ma anche per gli operatori tecnici. Questo perché “l’unica pregiudiziale” nel capire se il dipendente ha diritto a questo tempo retribuito non è soltanto dipeso dalla turnistica e dalla continuità assistenziale, ma se sia un obbligo imposto dal datore di lavoro e se gli indumenti sono diversi da quelli della vita quotidiana.