Progetti edilizia (Canva) Madonielive.com
Bioceramica da alghe marine; cambia il futuro dell’edilizia con soluzioni leggere, durevoli e a basso impatto ambientale.
Che l’edilizia sia uno dei settori più impattanti sull’ambiente è un fatto noto, ma la ricerca continua a cercare alternative.
Cosa succederebbe se un problema ambientale si trasformasse in risorsa? E se i materiali da costruzione del futuro nascessero dal mare?
Un gruppo di studiosi sudamericani ha intrapreso un percorso che sembra rispondere proprio a queste domande.
La chiave è un’alga tanto diffusa quanto problematica, capace di aprire scenari impensati. Da un problema nasce un’opportunità, ecco di cosa si tratta.
Negli ultimi anni le coste dei Caraibi e di parte del Brasile sono state invase da un’alga bruna, il sargasso. L’accumulo di questa biomassa crea danni alla biodiversità marina, limita la pesca, scoraggia il turismo e, durante la decomposizione, rilascia sostanze nocive per la salute. Fino a poco tempo fa la soluzione era semplice ma poco lungimirante: raccogliere e smaltire in discarica enormi quantità di alghe senza alcun riutilizzo.
La sfida è diventata così un’opportunità per i ricercatori che hanno deciso di sperimentare nuovi impieghi del sargasso. L’idea? Integrare questa risorsa naturale nei tradizionali impasti di argilla per dar vita a un materiale innovativo, leggero e meno impattante rispetto alle alternative già presenti sul mercato. I primi esperimenti hanno confermato che l’uso delle alghe può migliorare alcune caratteristiche dei prodotti ceramici e ridurne l’impronta ambientale.
Il progetto, portato avanti dall’Università di San Paolo in collaborazione con l’Università Federale di San Carlos, ha previsto la creazione di campioni ceramici con l’aggiunta di sargasso in diverse proporzioni. Dopo la lavorazione e la sinterizzazione a varie temperature, i materiali sono stati sottoposti a test di resistenza, porosità e sostenibilità. I risultati hanno mostrato che la presenza dell’alga non solo riduce la densità del materiale, ma in alcuni casi garantisce prestazioni superiori in termini ambientali rispetto ai prodotti tradizionali. Ma la sperimentazione non si è fermata alla ceramica.
I ricercatori hanno esteso l’uso del sargasso anche alla produzione di pannelli per l’arredamento e tegole in fibrocemento, sostituendo in parte o totalmente le materie prime classiche. I test hanno dimostrato che questi nuovi materiali rispettano gli standard richiesti, offrendo in più maggiore durabilità e migliori proprietà meccaniche. L’impatto potenziale è enorme: trasformare una minaccia ecologica in una risorsa industriale significa non solo liberare le spiagge da un problema, ma anche aprire la strada a un’edilizia più circolare e consapevole. La bioceramica da alghe rappresenta quindi un passo avanti verso la sostenibilità, capace di coniugare innovazione, efficienza e rispetto per l’ambiente.
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