“Siciliani, siete esentati a vita”: IMU addio per sempre | La tassa sulle seconde case è decaduta

IMU cancellata-Fonte Depositphotos-Madonielive.com
Un cambiamento inaspettato sembra aver cancellato per sempre un peso fiscale storico. Ma chi ne beneficia davvero? E quali sono le regole da conoscere?
Una tassa che per anni ha inciso sui bilanci familiari sembra finalmente aver perso il suo potere.
Una notizia che porta sollievo, ma anche domande. Possibile che sia davvero così? Cosa cambia per i contribuenti e quali situazioni rientrano in questo scenario?
Le sorprese, quando si parla di fisco, non mancano mai. Eppure questa volta c’è una novità che può cambiare le regole del gioco.
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Un’imposta che ha segnato intere generazioni
Per decenni i proprietari immobiliari italiani hanno dovuto fare i conti con un’imposta che non ha mai smesso di far discutere. Un tributo locale, introdotto per garantire entrate ai Comuni, che nel tempo ha assunto un ruolo quasi simbolico della pressione fiscale. Chi possiede più di un immobile sa bene cosa significhi versare questa somma ogni anno, indipendentemente dall’effettivo valore della casa.
Molti hanno considerato questa tassa un fardello, soprattutto in quelle situazioni in cui la casa si trova, ad esempio, in Sicilia. Le polemiche non sono mancate e nel corso degli anni si sono alternati correttivi, riduzioni, agevolazioni temporanee. Ma nessuna riforma sembrava capace di cancellare del tutto la percezione di un’imposta pesante e spesso ritenuta ingiusta. Ora, però, qualcosa sta cambiando.
IMU seconda casa: le esenzioni che cambiano tutto
Sicuramente l’IMU – acronimo di Imposta Municipale Unica – costituisce uno degli obblighi fiscali più importanti a cui devono pensare i proprietari immobiliari in Italia. Il primo passo per comprendere se si è un soggetto passivo del pagamento dell’IMU o meno è quello di distinguere correttamente tra l’abitazione principale, che è esente dal versamento, a meno che non rientri nella categoria catastale di lusso, e le altre tipologie di immobili. Tra gli immobili soggetti all’imposta rientrano seconde case, terreni, uffici e negozi. Ma negli ultimi anni la giurisprudenza ha introdotto novità decisive. La sentenza n. 209 del 3 ottobre 2022 della Corte Costituzionale ha sancito che l’IMU non è dovuta sulla seconda casa se questa è utilizzata da un coniuge come abitazione principale. Un principio che ha ampliato la definizione di residenza, permettendo a molte famiglie di alleggerire il carico fiscale.
Esenzioni e riduzioni riguardano anche immobili dichiarati inagibili o inabitabili: in questi casi l’imposta viene dimezzata o annullata, previa perizia tecnica. Per ottenere i benefici, è fondamentale presentare documentazione adeguata, dalle attestazioni di residenza alle bollette che certificano l’uso effettivo dell’immobile. In sintesi, non si tratta di un addio totale e indistinto all’IMU, ma di una serie di regole e agevolazioni che, se conosciute e applicate correttamente, permettono davvero di liberarsi di questa tassa. Una vittoria soprattutto per chi, in Sicilia e non solo, si trova a gestire più abitazioni e può finalmente respirare.