Pensionati, da questa età ADDIO PATENTE | La notizia era nell’aria: dovranno comprare la tessera dell’auto

Patente negata (canva) Madonielive.com
Un cambiamento atteso da tempo: dopo una certa età non sarà più possibile rinnovare la patente. Mobilità ridotta per molti cittadini.
C’è un momento nella vita in cui la libertà di mettersi al volante subisce uno stop imprevisto.
Una regola precisa stabilisce quando questa possibilità finisce e lo fa con un limite che non tutti conoscono.
La questione riguarda milioni di italiani, soprattutto pensionati, che da sempre vedono nell’auto un mezzo di indipendenza e autonomia quotidiana.
Ma cosa succede davvero quando si arriva a quell’età? E soprattutto, quali categorie di guidatori sono toccate dalla norma?
Un limite che pochi conoscono ma che riguarda molti
Il legame tra età e guida è un tema che negli ultimi anni ha acceso un acceso dibattito. Se da un lato la medicina e l’allungamento della vita hanno reso possibile continuare a svolgere attività impegnative anche in età avanzata, dall’altro la sicurezza stradale resta un punto fermo.
Per questo il Codice della Strada stabilisce precise condizioni per il rinnovo della patente. Non tutte le patenti, infatti, hanno le stesse regole e non tutte possono essere rinnovate allo stesso modo. Dietro a queste differenze si nasconde una realtà che molti ignorano fino a quando non si trovano a fare i conti con la scadenza del proprio documento. Quali sono le regole per il rinnovo.
Patente: stop definitivo a 68 anni
La patente di guida è indispensabile per chiunque voglia condurre veicoli a motore, ma le regole cambiano in base alle categorie. Le più comuni, A e B, legate a moto e automobili, possono essere rinnovate senza limiti di età, purché il guidatore superi la visita medica obbligatoria. Diverso è il discorso per le patenti C e D, necessarie per la guida di camion, autotreni, autobus e pullman. L’articolo 115 del Codice della Strada è chiaro: dopo i 68 anni queste licenze non possono più essere rinnovate. Già dai 65 anni scatta l’obbligo del rinnovo annuale, accompagnato da un certificato specialistico che attesti i requisiti fisici e psichici, con costi a carico del richiedente.
Il motivo è legato alla sicurezza, soprattutto per chi trasporta merci pesanti o passeggeri. Un limite che in passato era fissato a 65 anni e che, dopo un aggiornamento della normativa, è stato portato a 68. Resta invece invariata la possibilità di guidare auto e moto senza restrizioni anagrafiche, sempre previa idoneità sanitaria. In sostanza, chi supera questa soglia deve dire addio alla guida professionale, aprendo la strada a soluzioni alternative come l’acquisto di tessere per trasporti pubblici o servizi privati. Una regola che non tutti conoscono, ma che segna una vera linea di confine nella vita di molti pensionati.