ADDIO RADIO IN MACCHINA: Ufficiale, dovranno sparire da ogni auto | Ecco a partire da quando

addio alla radio, ecco cosa sta succedendo- madonielive.com
Potresti dire addio alla radio in macchina, le cose stanno cambiando: ecco cosa sta succedendo, tutti i dettagli
Nel corso degli anni, la radio insieme alla televisione hanno fatto la storia della comunicazione più importante al mondo. Per tanti anni, le generazioni passate son cresciute ascoltando buona musica in radio nelle proprie auto mentre frequentavano il proprio partner dell’epoca o insieme ai loro amici, magari in una notte calda d’estate. Oggi, le cose stanno per cambiare e stiamo per dire addio alla radio nelle nostre auto: andiamo a vedere in maniera approfondita le nuove regole, tutti i dettagli e le curiosità che lasciano tutti senza parole.
La storia della radio italiana ha inizi nei primi decenni nel XX secolo con esperimenti che portarono alla sua creazione nel 1924, cura dell’ Unione Radiofonica Italiana, ente precursore della diffusione pubblica. Il mondo ma soprattutto l’Italia con la diffusione della radio è ampiamente cambiato e ha vissuto un periodo d’oro soprattutto per la felicità si ascoltare musica, ma anche comunicazioni relative alla politica, alla cronaca che hanno cambiato il mondo di percepire l’attualità a quei tempi.
Nonostante il tempo sia passato e l’era digitale ha cominciato a prendere sopravvento, il mondo radiofonico continua ad esistere con delle modifiche chiaramente e adattandosi ai tempi che non fanno altro che cambiare grazie alla nuova tecnologia moderna.
Purtroppo, però, pare che la radio rischia di sparire dalle auto moderne: andiamo a vedere meglio questo discorso con tutti i dettagli e le curiosità annesse.
Radio e possibile addio in auto: ecco cosa sta cambiando
Molto spesso i nostri utenti hanno chiesto se è davvero possibile che le radio potrebbero sparire dalle automobili. Inaspettatamente la risposta dell’AGCOM è stata positiva, lanciando l’allarme e affermando di non dover sottovalutare questo sistema di comunicazioni che per anni ha accompagnato gli utenti. Alcune case automobilistiche, infatti, stanno già producendo modelli di vetture che sono prive del sistema radiofonico ma anche del trasmettitore digitale.
Al loro posto, però, si trovano dei cavi USB e schermi multifunzione che consentono di collegare dispositivi esterni. Questo però potrebbe puntare ad un cambiamento radicale della forma di comunicazione, oltre il fatto che in Italia la radio è ancora una delle forme di informazione gratuite per estrapolare notizie che avvengono in Italia e nel mondo.
Le parole dell’Autorità Garante
Il Commissario per l’Autorità Garante, Massimiliano Capitanio, ha voluto dire la sua sulla questione ai microfoni di RTL 102.5.
Ha difatti dichiarato: “Gli italiani che ascoltano quotidianamente la radio in auto sono circa 26 milioni. Uno strumento di informazione, democrazia e pluralismo che rischia seriamente di scomparire. Alcune case automobilistiche stanno, infatti, già producendo modelli di vetture sprovvisti della classica autoradio e dotati solo di una interfaccia usb per veicolare, evidentemente, piattaforme digitali. Il rischio a cui stiamo andando incontro è un rischio, al momento, sottovalutato. Dal nostro punto di vista, come autorità di controllo e di garanzia sulle comunicazioni, questo è un allarme che abbiamo segnalato con una nota ufficiale anche al Governo”.