Codice della Strada, addio simboli religiosi in auto: 88.50€ di multa appena ti beccano | Il nuovo divieto è già in vigore

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Attenzione al nuovo Codice della strada che vieta simboli religiosi in auto: rischi una grossa sanzione, ecco i dettagli
Il nuovo Codice della strada punta sempre a delle novità che, soprattutto nell’anno in corso, il 2025, ha regalato agli utenti diverse strategie da non sottovalutare. Oltre il limite di velocità , il Codice della strada ha affrontato i temi dell’alcol test e dei test antidroga ma in questo articolo, parleremo e approfondiremo il discorso dei simboli religiosi che sono vietati in auto: andiamo a vedere il tutto meglio con dettagli e curiosità circa l’episodio annesso.
Le norme del Codice della strada sono diventate sempre più severe dopo la moltitudine di incidenti stradali, che hanno colpito in Italia giovanissimi appena neopatentati per diversi motivi ma quello tra i più gettonati è proprio la velocità che, spesso, ha superato il limite su strada.
Per questo motivo, il Governo Meloni è intervenuto per affrontare e cercare di limitare il problema con regole sempre più restrittive e, se non rispettate, puntano a sanzioni davvero molto alte. Pertanto, quindi, sarebbe meglio evitare rispettando le regole.
Andiamo a vedere la novità del nuovo Codice della strada che si riferisce ai simboli religiosi ormai vietati in auto: ecco cosa sta succedendo, dove è avvenuto il tutto e quali sono i rischi che potresti incorrere.
Codice della strada, il divieto di simboli religiosi: ecco cosa sta succedendo
Negli anni, come vi abbiamo già spiegato, le multe relative al limite di velocità sono state davvero esagerate ma hanno portato i loro frutti; gli incidenti stradali, infatti, nell’anno 2025 sono diminuiti di una percentuale interessante che lascia tutti senza parole soprattutto negli altri Stati dell’Unione Europea.
Ultimamente si è parlato di una vicissitudine che ha lasciato tutti senza parole: quella di un tassista tedesco in servizio nella città di Essen è arrivata una multa vera e propria per un piccolo adesivo incollato appena sopra il bagagliaio che aveva incollato a se un versetto del Vangelo di Giovanni. A causa di quelle parole risultate “intollerabili” il tassista nell’ottobre del 2023 è stato raggiunto da una lettera dell’autorità competente che gli contestava come stesse mostrando una “pubblicità religiosa” tanto da venire minacciato di una sanzione fino a 1000 euro.

Altri dettagli sull’episodio
L’uomo, dal canto suo, ritiene ragionevole che non stesse vendendo nulla ma annuncia solo la loro salvezza. Nello specifico, secondo ADF International, che sta sostenendo il caso, il signor Mashali ha commentato: “Gesù è la cosa migliore che potrei raccomandare a chiunque perché ha cambiato la mia vita. Ecco perché ho l’adesivo sulla mia auto per chiunque sia interessato a vedere”.
L’episodio ha fatto discutere in Germania e in Europa, dove ancora oggi certe tematiche sono all’ordine del giorno nonostante i tanti problemi che attanagliano quotidianamente i cittadini.