IMU, finalmente una bella notizia: se fai questa dichiarazione non devi pagarla | Anzi, in realtà ti spetta anche un rimborso

IMU, imposta sulla casa

IMU, imposta sulla casa (canva) madonielive.com

Ricorso contro l’IMU: casa inagibile, cartella annullata e rimborso. Un precedente che azzera l’imposta e salva il conto corrente.

Ogni anno l’IMU pesa come una delle tasse più discusse e temute sugli immobili di proprietà.

Non tutti sanno però che esistono casi in cui non solo non va pagata, ma si può ottenere persino un rimborso.

Lo dimostra la vicenda di una signora anziana, che ha ottenuto giustizia dopo aver presentato documentazione adeguata riguardante la sua abitazione.

Una storia che apre la strada a migliaia di contribuenti nella stessa situazione e che svela un’opportunità spesso ignorata.

IMU, tra dubbi, esenzioni e possibilità nascoste

L’imposta municipale unica è da sempre uno degli oneri più contestati. Colpisce seconde case, immobili commerciali, terreni e in certi casi persino abitazioni principali non rientranti nelle esenzioni di legge. La sua applicazione ha però confini più sfumati di quanto si pensi, perché la normativa contempla già diverse agevolazioni ed esclusioni.

Molti contribuenti continuano a pagare senza sapere di poter beneficiare di riduzioni o addirittura esenzioni. Eppure, basta una dichiarazione corretta, accompagnata da documenti ufficiali, per ribaltare la situazione. È proprio questo il punto centrale: quando si dispone di prove formali, come certificazioni comunali o ordinanze sindacali, la richiesta di esenzione diventa un diritto da far valere.

Causa in tribunale
Causa in tribunale (Canva) Madonielive.com

Il caso della cartella annullata e del rimborso IMU

La vicenda più recente arriva dall’Umbria e riguarda una donna ultranovantenne di Deruta, priva di redditi sufficienti e non autosufficiente. L’anziana aveva ricevuto una cartella esattoriale di 513 euro per l’IMU relativa agli anni 2022, 2023 e 2024. Una richiesta che appariva ingiusta, considerando che l’immobile in cui viveva era stato dichiarato inagibile già dal 2018. Assistita dalla sua legale, la donna ha presentato ricorso alla Corte di giustizia tributaria di Perugia, producendo l’ordinanza sindacale di sgombero che attestava lo stato dell’edificio. Il giudice tributario ha accolto pienamente le sue ragioni, annullando l’accertamento e obbligando il Comune non solo a rinunciare alla tassa, ma anche a rimborsare le spese processuali per 278 euro. La sentenza rappresenta un precedente rilevante: conferma che l’IMU non può essere pretesa su immobili dichiarati ufficialmente inagibili. Ma soprattutto dimostra che la documentazione amministrativa può fare la differenza tra pagare ingiustamente o ottenere giustizia.

Quali documenti servono per non pagare l’IMU? Per presentare la dichiarazione di esenzione IMU in casi simili è necessario allegare atti ufficiali che dimostrino la condizione dell’immobile. Tra i più rilevanti: ordinanza comunale di sgombero o dichiarazione di inagibilità, certificazione tecnica rilasciata da un ingegnere o geometra, oltre a copia del verbale o della documentazione catastale aggiornata. Questi documenti, consegnati insieme al modulo di dichiarazione IMU al Comune, sono fondamentali per ottenere il riconoscimento dell’esonero e, se spettante, il rimborso delle somme già versate.