Il pesce ‘fresco’ che ti vendono? Più congelato di un gelato a Ferragosto | Questi i posti da evitare subito

Pesce fresco, attenzione - Pexels - madonielive.com
Quante volte capita di fermarsi davanti al banco del pesce del supermercato, attirati da quel cartello che promette “pesce di giornata”?
Filetti ordinati sul ghiaccio, occhi che sembrano brillanti, un profumo che ricorda il mare e subito la mente corre a una cena speciale. Tutto lascia credere di trovarsi davanti a un prodotto fresco.
Eppure, molto spesso, la realtà è ben diversa: quello che viene venduto come appena pescato potrebbe essere in realtà pesce surgelato da mesi e poi riciclato come se fosse appena arrivato in porto.
Un recente articolo di RomaIT ha acceso i riflettori su questa pratica scorretta, rivelando i “trucchi sporchi” che alcuni supermercati utilizzano per rendere appetibile un prodotto che fresco non è. L’inganno parte dalla vista: il letto di ghiaccio mantiene l’illusione di freschezza, mentre occhi lucidi e branchie apparentemente colorate vengono spesso “ritoccati” per sembrare migliori di quanto siano in realtà.
Persino la consistenza della carne può trarre in inganno: basta un po’ di abilità nel disporre il pesce sul banco ed ecco che appare invitante, anche se in verità ha già subito più di un congelamento.
Il prezzo fa la differenza
Un altro indizio arriva dal prezzo. Se è troppo basso rispetto alla media, difficilmente si tratta di un affare. Più spesso è un segnale che quel pesce ha già percorso un lungo viaggio tra celle frigorifere e scongelamenti e ora deve essere venduto in fretta. La conferma arriva in cucina: quando lo cuoci, non rilascia liquidi, resta asciutto e gommoso, e al posto del profumo di mare lascia soltanto delusione.
Ma non è soltanto una questione di gusto. Il rischio per la salute è concreto. Mangiare pesce che non è davvero fresco può provocare disturbi gastrointestinali anche seri. L’articolo parlava provocatoriamente di “lavanda gastrica”, e in effetti non è un’esagerazione pensare che un prodotto mal conservato possa portare a conseguenze sgradevoli. Non vale davvero la pena rischiare solo per qualche euro risparmiato.

Bisogna affinare l’occhio
Come difendersi allora? Il trucco è affinare l’occhio e non lasciarsi sedurre dalle apparenze. Le branchie devono essere rosse e vive, gli occhi neri e sporgenti, non spenti o infossati. La carne deve essere elastica: basta premerla con un dito per capire se torna subito in forma o se resta l’impronta. Anche il cartellino è fondamentale: leggere provenienza e date non è una formalità, ma un passo essenziale per acquistare in sicurezza. E naturalmente bisogna diffidare delle offerte troppo convenienti, perché quando si tratta di pesce, il prezzo spesso racconta la verità sulla qualità.
Alla fine, la vera arma del consumatore è la consapevolezza. Il mare offre prodotti straordinari, ma saperli scegliere è indispensabile per goderseli davvero. Non basta fidarsi di un cartello o di un banco allestito ad arte: serve attenzione, un po’ di diffidenza e la voglia di capire cosa si porta a tavola. Solo così la cena che immagini davanti al banco del supermercato potrà davvero trasformarsi in un’esperienza gustosa e sicura.