IL PESCE ALIENO MINACCIA IL MARE | Ha 495 denti e sta girando anche a Ferragosto: allerta massima

squalo (Pexels) - Madonielive
C’è grande preoccupazione per quanto riguarda il pesce alieno che, in questo Ferragosto, sta minacciando il mare e non solo
Per coloro che hanno appena iniziato le loro vacanze e ferie estive c’è un altro pericolo da non sottovalutare. No, non ci stiamo riferendo affatto al caldo (comunque da non prendere alla leggera).
Ci riferiamo al “pesce alieno” che sta minacciando il mare, i bagnanti e non solo. Non un pesce qualunque visto che stiamo parlando di un soggetto che ha la bellezza di ben 495 denti.
Un vero e proprio allarme è stato lanciato proprio nelle ultime ore. Le autorità, infatti, hanno chiesto la massima attenzione ai bagnanti e di non farsi prendere dal panico.
La notizia, nel giro di pochissimo tempo, ha immediatamente fatto il giro del web e creato non poca preoccupazione.
Preoccupazione per il pesce alieno, ecco il suo vero nome
Stiamo parlando dello “Squalo dal collare”, conosciuto anche come squalo frangiato o squalo serpente. Appartiene alla famiglia Chlamydoselachidae. Il suo nome deriva dalla configurazione unica delle branchie: composto da sei paia di fessure, di cui il primo crea un “collare” attorno alla gola.
Un corpo allungato che ricorda quello di una anguilla con pinne dorsali, pelviche e anali che si trovano verso la coda. Può raggiungere una lunghezza di 2 metri nelle femmine e di 1,7 m nei maschi. Questo tipo di squalo presenta una livrea bruno-scura o grigiastra. La testa è piatta e larga, con mascelle di circa 300 denti tricuspidati.

Dove si trova lo “Squalo dal Collare”
Questo squalo vive in acque profonde, tra i 100 ed i 1.300 metri. Si trova precisamente nell’Atlantico orientale (da Norvegia a Mauritania), nell’Atlantico occidentale, e nel Pacifico occidentale (Giappone, Australia, Nuova Zelanda). Le sue principali prede sono: cefalopodi, piccoli pesci ossei e altri squali.
Le sue mascelle e i denti ricurvi facilitano la cattura e l’ingestione di prede intere. La riproduzione è ovovivipara: gli embrioni si sviluppano in uova all’interno dell’utero materno, nutrendosi del tuorlo fino alla nascita. In ogni caso bisogna fare molta attenzione visto che, comunque, può provocare non pochi problemi.