Premio Ruggiero II. “Una storia naturale” l’intervento del Presidente dell’associazione

Premio Ruggiero II. “Una storia naturale” l’intervento del Presidente dell’associazione

Nell’ambito dei festeggiamenti del SS. Salvatore il 4 agosto, presso la sala delle capriate del Comune di Cefalù, l’associazione culturale Cefalù Città di Ruggiero, presidente Giovanni Biondo ha consegnato il Premio Ruggiero II al prof. Giuseppe Saja.
Autorevoli gli interventi del Sindaco Daniele Tumminello, Giovanni Biondo, la Dirigente scolastica Antonella Cancila, il Presidente della Fondazione Mandralisca Vincenzo Garbo, l’Assessore Antonio Franco e Giuseppe Saja. A conclusione della cerimonia una azione scenica con la partecipazione di Stefania Sperandeo e Pietro Carollo.
Questo l’intervento di Giovanni Biondo.

DAI MICRORGANISMI AI LIBRI NELLE BIBLIOTECHE, UNA STORIA NATURALE
Lavoro da 45 anni al microscopio con i microrganismi e non vi nascondo che non riesco ancora a non
meravigliarmi della loro capacità,dando loro pochi elementi nutritivi, di moltiplicarsi così rapidamente.
In poche ore diventano colonie e sono pronti ad intraprendere il loro viaggio di relazione con le cellule
degli organismi che li ospiteranno. Giusto per dare dei numeri vi ricordo che nel nostro organismo ci sono
100 mila miliardi di batteri e 10 mila miliardi di cellule.(al confronto la popolazione mondiale non arriva a
10 miliardi di individui) . E tutto funziona perfettamente.
Io in verità mi occupo delle patologie da microrganismi , ma queste sono solo eccezioni: nella stragrande
maggioranza dei casi i microrganismi svolgono funzioni solo positive ed è assodato che senza la loro
presenza i nostri organi non potrebbero funzionare.
Ancora più sbalorditivo è che questa simbiosi dura ormai da milioni di anni. Batteri abitavano il corpo degli
Ominidi, nostri antenati più antichi. (in verità i batteri c’erano da molto più tempo ,si potrebbe parlare di
miliardi di anni fa, ma non mi arrischio ad avvicinarmi al tempo dei primordi della vita sulla terra per non
rischiare di bruciarmi a sfiorare problematiche del tipo: si trattò di urti finalmente efficaci nella baraonda di
urti casuali tra molecole provenienti dal cosmo, oppure una qualche entità perfetta volle fare dono di un
frammento della sua perfezione a una particella iniziale? In ogni caso questa particella primordiale iniziò
allora un lunghissimo e complicatissimo viaggio di miliardi di anni che noi semplicemente chiamiamo
evoluzione).(Evoluzione non è semplicemente una linea retta e continua, ma piuttosto si tratta di un
complicatissimo percorso di cambi di direzione ed adattamenti alle via via mutate condizioni ambientali
che lo fanno assomigliare ad un groviglio di fili difficilissimo da allineare).
Tornando agli Ominidi, il loro corpo funzionava perfettamente: un cuore che batteva dal primo attimo fino
alla morte, senza saltare un colpo; muscoli della cassa toracica che sostenevano il respiro, reni e apparato
digerente ecc. ecc. Ma mancavano ancora funzioni importanti: quelle intellettive.
Allora andiamo velocemente in avanti con un balzo di milioni di anni per arrivare a 200.000 anni fa al
Sapiens. Già 180.000 anni fa è accreditato di capacità verbale, ma nulla sapremo mai dei suoi discorsi.
E allora procediamo ancora e arriviamo a 50.000 anni fa. Li accade un fatto eccezionale: un Sapiens che ha
scelto la sua grotta e si è costruito attrezzi necessari, sente per la prima volta la esigenza di Narrare, e lo
farà non più con le parole ma con la scrittura: traccia nelle pareti di quella caverna i primi disegni che
miracolosamente giungono a noi nitidi. Ha voluto raccontarci la sua battuta di caccia, per mezzo dei disegni
di animali e forse anche le sue inquietudini , ci sono infatti impresse chiaramente accanto ad altri simboli le
sue mani.
Questo ritrovamento strabiliante, commovente, è un punto di svolta. Da quel momento e per vie sempre
complicatissime si evolveranno le scritture del mondo, prima sempre di tipo pittografico (legate ai disegni
delle cose) poi sempre più affrancate dalla pittura e quindi più essenziali e astratte.
Il tempo corre e giungiamo a 3 , 4 mila anni fa per quello che è uno dei più antichi poemi epici della storia
umana scritto in sumerico su tavolette di argilla, che anticipa di circa 1500 anni i poemi di Omero.(Iliade e
Odissea).
Un balzo ancora e siamo ai libri scritti a mano e poi a quelli stampati. Si calcola che oggi ci siano a nostra
disposizione nelle biblioteche 120 milioni di libri diversi.
Perché ho voluto mettere in fila questi fatti? Semplicemente per ricordare che questa è la storia naturale
delle cose: lentamente e faticosamente ci si evolve per raggiungere condizioni migliori.
Ma il problema è che questo risultato non possiamo purtroppo considerarlo acquisito per sempre.
Accade che ogni volta in qualche parte del globo riemerge la tirannide delle dittature, dei fascismi del
pensiero unico, dei regimi e dei fondamentalismi, e allora si bruciano i libri, si distruggono le biblioteche e i
musei, si chiudono i giornali e si arrestano gli intellettuali: è come se l’uomo venisse ricacciato indietro,
come se l’evoluzione ritornasse sui suoi passi, e questa volta non sulle pareti delle caverne, ma sulle pareti
buie delle carceri i segni della libertà negata vengono tracciati dalle dita insanguinate dei dissidenti.
Ricordiamoci che i destinatari di questi messaggi di dolore siamo tutti noi chiamati a vigilare e tutelare sui
diritti inalienabili di parola, di opinione, di credo religioso, di pensiero politico,sulla libertà che la storia
naturale ci aveva permesso di raggiungere.