Con una lettera inviata all’On. Raffaele Fitto Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le riforme della Commissione europea ,il presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani scrive: “Come è noto sono state finanziate 2779 iniziative imprenditoriali secondo la ripartizione riportata nell’allegato A) al decreto 731/2024 del 18/06/2024.In queste circostanze il sostegno alle iniziative imprenditoriali viene assicurato attraverso fideiussioni a favore dell’Ente finanziatore. Coerentemente a tutti I fondi che l’Unione europea eroga alle nazioni aderenti alla Regioni europee e ai Comuni attraverso il FSE, il FESR e altri strumenti finanziari qui attraverso questo Avviso pubblico sostanzialmente si sta organizzando il fallimento delle 2779 iniziative finanziate dal PNRR.
È stato richiesto infatti una fideiussione non per l’intero finanziamento di ciascuna iniziativa ma una fideiussione dapprima pari al 10% del finanziamento massimo riconosciuto (€ 350.000) e successivamente è stato portato questo importo al 30% del finanziamento. Praticamente con questo primo 30% le aziende potranno pagare le prime due-tre rate dei contratti sottoscritti per l’acquisto di mobili e attrezzature e poi non saranno in grado di ottenere ulteriori fideiussioni perché tutto il patrimonio di cui dispongono costituito da beni propri, da beni
aziendali e delle poche entrate conseguenti alla gestione nascente dell’azienda comprese le quote sociali di ciascun amministratore sono state poste a garanzia della fideiussione e la società assicuratrice non potrà per alcun motivo, senza ulteriori garanzie prestate, ampliare l’importo della fideiussione per mancanza di ulteriori apporti di beni o strumenti finanziari. Sostanzialmente ci troviamo dinnanzi ad una iniziativa anomala, che deve essere rimossa in modo tale che l’impresa possa accedere ad ulteriori fideiussioni e rendersi operativa coerentemente ai 2779 progetti presentati.Si evitano ulteriori considerazioni perché è lampante che tale modalità di finanziamento delle
20 Regioni italiane porta necessariamente al fallimento di ben 2779 iniziative imprenditoriali. Mentre restiamo stupefatti dinnanzi a siffatta capacità di sostenere in modo innovativo la creazione di nuove imprese ci auguriamo che il buon senso dimostrato sino ad oggi dalla delegazione italiana e più significativamente dall’On. Fitto, il quale si è conquistato la fiducia dei funzionari europei, particolarmente quelli italiani, possa porre rimedio a questo scempio organizzato.
Egregio signor Luciani,La ringraziamo per il suo messaggio del 14/07/2025 indirizzato al segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea. Le assicuriamo che le preoccupazioni e osservazioni da lei espresse sono state attentamente considerate.
Cordiali saluti,
Servizio Informazioni al pubblico
Segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea
Contatto: https://www.consilium.europa.eu/it/infopublic/
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