La Polizia arresta un diciassettenne indagato per i vasti incendi nella provincia di Palermo negli anni scorsi

La Polizia  arresta un diciassettenne indagato per i vasti incendi nella provincia di Palermo negli anni scorsi

Agenti della D.I.G.O.S., nelle primissime ore di questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica per i Minorenni di Palermo diretta da Claudia Caramanna nei confronti del diciassettenne G.A., residente in provincia di Palermo.

Nel corso di indagini estremamente articolate, sviluppate anche sul web con moderne tecnologie per il contrasto del cybercrime, sono state raccolte una pluralità di fonti di prova che hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di formulare le gravissime imputazioni provvisorie per i reati di atti sessuali con minorenni (art.609 quater C.P.), detenzione e porto di armi in concorso (artt. 2, 4 e 7 L.895/67), Incendio boschivo (art.423 bis C.P.), minacce (art.612 C.P.) e produzione e spaccio di sostanze stupefacenti (art.73 D.P.R.309/90).

È emerso, infatti, all’esito delle indagini che il minore avrebbe compiuto atti sessuali con una ragazza infra quattordicenne, nei confronti della quale ha mostrato successivamente un forte risentimento a causa della frequentazione della giovane con un altro ragazzo. Per questo motivo l’indagato pianificava un’aggressione con l’acido ai danni della predetta, con il fine dichiarato di sfregiarle il volto in modo permanente. Le intenzioni del giovane, peraltro, non arretravano neanche di fronte ad una telefonata della madre della ragazza che tentava di convincerlo ad interrompere la frequentazione con la figlia.

È stata accertata anche la responsabilità del minore quale autore dei vasti incendi che hanno colpito ampie aree boschive alle porte di Palermo nel luglio del 2023 e nel settembre dell’anno scorso, quando le fiamme giunsero alle porte della città, danneggiando abitazioni ed  aziende proprio nel territorio di residenza dell’arrestato. Nella circostanza furono evacuate oltre mille persone e perse la vita un operaio addetto al servizio antincendio del Corpo Forestale Regionale. Le indagini hanno fatto emergere anche la volontà del giovane di reiterare i roghi durante l’attuale periodo estivo, quando le condizioni atmosferiche fossero favorevoli al propagarsi delle fiamme.

Nel corso delle perquisizioni effettuate in fase di esecuzione della misura cautelare, sono state rinvenuti due carabine, alcuni pugnali, un machete, cartucce per armi di grosso calibro, alcune pistole soft air repliche di quelle originali, diverse bottiglie di liquido infiammabile, un barattolo di vetro contenete un composto di benzina e polistirolo utilizzato come accelerante incendiario e diverse piante di cannabis indica.