I Sindaci dei Comuni del Distretto Sanitario 33 dell’ASP 6 di Palermo, avuto riguardo alla proposta della nuova rete ospedaliera 2025, trasmessa ai Comuni in data 7 luglio, in merito al contenuto della scheda All. 6 contenente la proposta per la Fondazione Ospedale Giglio di Cefalù, considerato che tale ospedale è il punto di riferimento per i Comuni facenti parte del suddetto Distretto, esprimono
e sottopongono alle valutazioni di competenza le seguenti osservazioni, miranti a rilevare alcune criticità riscontrate, affinchè possano essere tenute in debita considerazione nel percorso di approvazione:
- In via preliminare, tenuto conto della nota operatività dell’Ospedale Fondazione Giglio, punto
di riferimento della sanità non solo nel territorio dei Comuni del Distretto 33, ma anche a
livello regionale e sovra-regionale, desta stupore constatare la riduzione complessiva dei posti
DO+DH rispetto al DA 22/2019 e ss.mm.ii. da 271 a 246, quando in realtà ci si attendeva se
non un aumento, quanto meno una piena conferma dei numeri attuali. Tale contrazione ha
generato anche il rilievo negativo da parte di una sigla sindacale che ha fatto pervenire una
nota in tal senso. - Salta immediatamente all’occhio e desta grave preoccupazione, a meno di una giustificazione
che dalle carte in possesso non si è nelle condizioni di ravvisare, il taglio di 11 unità in
Oncologia, passando da 18 (16 DO+ 2 DH attuali) a 7 (6 DO + 1 DH). Tale corposa riduzione,
vista nella sua significativa dimensione numerica, contrasta con la caratterizzazione
dell’Ospedale Giglio quale centro per la lotta ai tumori. In merito a tale previsione e in assenza
di una documentata giustificazione, quale potrebbe essere l’attivazione di posti Hospice in
sinergia con Oncologia, non documentati nella scheda fornita e che non si ha la possibilità né
di verificare né di valutare, si esprime forte contrarietà. Il taglio, così come proposto, è
inaccettabile, illogico ed è un fattore di gravissima criticità. Con la significativa riduzione dei
posti in Oncologia e in mancanza di certezze e chiarimenti sull’attivazione dell’Hospice, il
gravissimo rischio che si corre, che con tale osservazione si intende evidenziare, è quello di
compromettere pesantemente la risposta alla domanda di cure anche palliative. - Sicuramente è un mero errore materiale la cancellazione dei 12 posti di Psichiatria, nella
consapevolezza che tale reparto non è in capo alla Fondazione Giglio ma all’ASP, comunque
lo si rileva per la correzione. - Il taglio di 15 posti in Medicina Generale sembra trovare pari compensazione nei 15 nuovi
posti previsti in Pneumologia (9) e Pneumologia semi-intensiva (6). Pertanto tale previsione
trova una sua accettabile giustificazione. - Pur apprezzando la comparsa di 2 posti in Neonatologia e 4 posti in Medicina nucleare,
tuttavia riprendendo le considerazioni di cui al punto 1, si esprime contrarietà per i tagli a
carico di Neurologia (da 12 a 10), Oculistica (da 4 a 2), Ostetricia e Ginecologia da (13 a 10),
Terapia intensiva (da 9 a 8) e Pediatria (da 2 a 0). Si formula la richiesta di un mantenimento
totale dei posti attuali, senza riduzioni. - Si avanza la proposta di voler concedere ulteriori posti letto per la Riabilitazione, con cui
l’ospedale Giglio potrebbe potenziare l’offerta di cure e consentire anche di dare concreta
attuazione all’indirizzo regionale di attivazione sul territorio siciliano di 579 posti letto per la
riabilitazione.
In conclusione, si ritiene che con queste puntuali osservazioni, confidando in un pieno accoglimento di quanto evidenziato e dei suggerimenti forniti, si possa contribuire a migliorare la proposta di Nuova Rete Ospedaliera. Come primi rappresentanti delle comunità che amministriamo e in virtù della responsabilità che discende dalla carica politica che ci onoriamo di ricoprire, consapevoli del grande
valore di questo territorio, delle sue grandi potenzialità ma anche delle sue fragilità e delle difficoltà, abbiamo e sentiamo l’obbligo di fare sentire con forza e determinazione una voce critica rispetto a quanto prospettato che, fuori da qualsivoglia strumentalizzazione, punta a difendere e sostenere la migliore efficienza che un nuovo piano di rete ospedaliera può e deve offrire ai cittadini. Si auspica, pertanto, che le forti preoccupazioni rappresentate, vengano chiarite e si annuncia che, in assenza di un riscontro rassicurante e di correzioni nel senso suggerito, non si può, allo stato, esprimere un giudizio positivo in merito alla proposta presentata. Oggi più che mai, il bisogno di salute e il
potenziamento dell’offerta sanitaria deve essere posto al centro delle scelte politiche e amministrative. In tal senso crediamo che anche l’attenzione alla medicina territoriale e ai servizi che l’ASP assicura alla collettività debba implicare ogni sforzo verso l’efficienza ell’assistenza, nelle cure e nella prevenzione. Pertanto laddove, e l’Ospedale Fondazione Giglio ne è un esempio, ci sono tutte le
condizioni, occorre adottare la logica del potenziamento e non quella della riduzione.