La Fondazione GAL Hassin contro ogni forma di guerra e per la protezione dei bambini colpiti dalla “Sindrome della rassegnazione”.C’è un filo rosso che unisce Sicilia, Toscana e Camerun. Ha il nome di Samir, ma è il nome di tantissimi bambini e bambine di tutto il mondo. Russi, ucraini, siriani, iraniani, israeliani, palestinesi. Al momento, si può fare una stima molto approssimativa, forse 300, ma si pensa che siano molti di più.
La sindrome della rassegnazione è una condizione psicologica che comporta una riduzione della coscienza e si manifesta principalmente dopo un grave trauma psicologico. “Fu riscontrata la prima volta in Svezia, verso la metà degli anni Novanta, nei figli di coloro che chiedevano asilo politico e provenienti in particolare dai paesi dell’ex Unione Sovietica – spiega Sabrina Masiero che ha voluto questo evento al Centro GAL Hassin -. Moltissimi altri casi si sono registrati nel corso del tempo in bambini e ragazzi immigrati che scappavano dal loro paese di origine. Vogliamo dar voce a questi bambini che voce non hanno e devono ricominciare a vivere e a superare la disumanità e l’inutilità di ogni guerra e di ogni massacro”.
“Dormi Samir” è il brano che è stato pensato dai Vorianova per un racconto forte e drammatico di un bambino siriano che dormiva sempre per fuggire dalla paura. Assieme a loro, il regista Damiano Impiccichè ha realizzato un videoclip all’interno dello storico “Ex Dinamitificio Nobel” a Signa (FI). Per buona metà del Novecento, fu una fabbrica di esplosivi per l’approvvigionamento dell’Esercito Italiano. Nel 1944 cadde in mano ai tedeschi, ma fu oggetto di sabotaggi da parte dei partigiani della Squadra d’Azione Patriottica: il più clamoroso l’11 giugno di quell’anno.
“In fuga dal proprio paese di origine, Samir attraversa le bombe in caduta – ci raccontano Alessandra Macellaro La Franca e Biagio Di Gesaro dei Vorianova -. Arrivato in Italia con la famiglia, da rifugiato vive il dramma e la difficoltà di ottenere un permesso di soggiorno che possa impedire loro di tornare nel paese di origine devastato dalla guerra. Samir non va allora più a scuola, non parla, tende all’ipersonnia e non risponde agli stimoli: questo stato di torpore viene definito dai medici che si prendono cura di lui come “sindrome della rassegnazione”. E’ un sonno catatonico che li aiuta a fuggire dalla paura. Samir dorme, ma dormono anche Layla, Dasha, Karen e tanti altri”.
” Dormi Samir” vuole squarciare il silenzio su questa drammatica realtà, invitando alla riflessione e alla solidarietà verso chi subisce le tragiche conseguenze dei conflitti. “L’obiettivo del videoclip e della canzone è sensibilizzare e far conoscere a un pubblico più ampio questa terribile realtà – sottolinea il regista Damiano Impiccichè -. Troppo spesso ci si dimentica delle conseguenze devastanti delle guerre sui bambini, che spesso manifestano la propria sofferenza attraverso questa sindrome”.
Oltre al videoclip “Dormi Samir” verrà presentato il cortometraggio “Marrobbio” ambientato a Marsala, sempre del regista Damiano Impiccichè. Il cortometraggio affronta il dramma dell’immigrazione attraverso gli occhi di un bambino di 11 anni. Infine verrà presentato il video promo del GAL Hassin che nasce da un’idea di Sabrina Masiero. La realizzazione, il montaggio e le musiche originali sono dei Vorianova.
Martedì 22 luglio 2025, ore 18.30, Museo del GAL Hassin.
Ingresso libero a partire dalle ore 18.00.
Sito web https://galhassin.it/dorme-un-grido-dormi-samir/
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