Cultura e spettacolo

Il ritratto di Cola Varba, ed il guaritore che è in noi.

L’occhio è una macchina fotografica sempre accesa , scatta ogni nano secondo miliardi di immagini suggerite dagli stimoli visivi e sensoriali, di queste infinite immagini alcune arrivano al cervello ed al cuore imponendo metaforicamente  la stampa di quelle che sembrano essere le più curiose ed interessanti, perchè ne resti traccia.

Accade cosi che in un’assolata mattinata di luglio , girovagando tra i bagli di Partanna Mondello, vengo folgorata dentro una farmacia dal volto raffigurante un uomo dal volto che sembra interrogare lo sguardo di chi lo guarda, si tratta di un personaggio molto noto a Mondello, Cola Varba , alias Nicola Corrao.

Chi era costui, che con i suoi occhi parla ancora? Si raccontano parecchie storie contrastanti, qualcuno scrive che era un impavido uomo di mare, qualcun altro lo descrive come uomo semplice e fantasioso che seppe creare ad arte il suo personaggio.Di lui restano delle foto, la più nota ha fatto il giro del mondo , scattata nel 1953 da Luis Marden, che ritrae il nostro personaggio nella splendida Mondello, incastonata come gioiello tra Monte Gallo e Monte Pellegrino.Sembra che Cola Varba, fosse uno di quegli uomini dotati di un grande dono , la capacità di sapere tagliare la tromba marina.

Considerate di origine demoniaca le trombe marine , sono un nemico per chi va in mare, tanto che nei secoli, in quasi tutte le marinerie veniva chiesta la presenza di qualcuno che sapesse tagliare la coda della Draunara, la coda del drago, lo si faceva con un rito ben preciso, fatto di parole e gesti di cui parla anche il Pitre’, veniva pronunciata una preghiera e simulato il taglio della coda del male.Con questo rito carico di suggestione , il mare dapprima agitato diventava calmo e sicuro, riportando la serenità a bordo delle imbarcazioni.

Questo rito veniva tramandato la notte di Natale ai giovani, che sarebbero divenuti uomini di mare.Questi racconti ci incuriosiscono e ci parlano della grande storia che ci attraversa ancora, senza rendercene conto.Nelle tempeste della vita come quelle in mare , facciamo la stessa cosa, ci rivolgiamo alla preghiera e metaforicamente tagliamo ciò che ci fa’ stare male. Chi sono i Cola Varba moderni? Sono le parole buone, gli incontri fortunati che leniscono le nostre angoscie, lo sguardo di Cola Varba , ci ricorda che il primo guaritore siamo sempre noi di noi stessi, pertanto accade che l’occhio guarda lontano attratto da qualcosa , che forse è più vicino di quello che pensava, in fondo quel meraviglioso ritratto custodito dentro la farmacia di Partanna Mondello è solo uno specchio in cui riflettersi, noi siamo i guaritori di noi stessi nella vita.

Sabrina Miriana

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