Territorio

A Castelbuono un incontro pubblico sulla RIFORMA NORDIO

RIFORMA NORDIO: SI VOGLIONO COLPIRE I MAGISTRATI CON LA SUA AMBIGUITÀ?

Per una consapevolezza sulle linee politico-governative che stanno investendo la nostra Italia e nell’ambito dei laboratori di politica, la Costituente, con il patrocinio del Comune di Castelbuono, organizza un confronto sul tema della separazione delle carriere dei magistrati inquirenti e requirenti, alle ore 18 del prossimo 5 luglio, in piazza Margherita.

Un tema di notevolissimo spessore e dalle possibili innumerevoli implicazioni, ovvero il disegno di legge costituzionale n. 1917 riguardante la trasformazione dell’Ordinamento giurisdizionale italiano e l’istituzione della Corte disciplinare, con la separazione delle carriere di magistrati giudicanti e requirenti. Ne parleremo in un confronto tematico, dal titolo La Riforma Nordio, magistrati liberi o controllati? al quale interverranno i magistrati Giuseppe Tango,Coordinatore dell’Ufficio Sindacale Nazionale ANM, e Luigi Miceli, Componente della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane.

La possibilità di carriere distinte tra magistrati preoccupa non solo tanti cittadini ma, in primis, anche gli addetti ai lavori, tanto che oltre mille tra magistrati, giudici e PM, hanno sottoscritto un documento inviato anche al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Nel documento si esprime una vibrante preoccupazione per una riforma che secondo chi opera nel settore non porterebbe alcun beneficio sul piano della rapidità ed efficacia del sistema penale, né una risposta alle aspettative di ciascuno per una giustizia davvero imparziale ed equanime.

Inoltre le competenze dell’attuale CSM, ovvero il Consiglio superiore della Magistratura, unico organo di autogoverno della stessa, verrebbero ripartite a tre nuovi organi: due CSM, uno giudicante e uno requirente, e un’Alta Corte disciplinare.

Se da un lato il rischio paventato è il controllo da parte della maggioranza politica e la dipendenza gerarchica dal Governo, altri punti di vista ritengono la distinzione dei ruoli nell’ordinamento giudiziario una garanzia di effettiva parità tra accusa e difesa.

Per quanto attiene all’attuale ordinamento giudiziario, la lottizzazione fra correnti all’interno del CSM ha fortemente minato l’indipendenza e l’autorevolezza della magistratura, mentre le porte girevoli tra magistratura e politica della riforma prevista non garantirebbero l’effettiva terzietà e imparzialità nello svolgimento della funzione giudicante.

Una riforma che vuole colpire i magistrati, ambigua e dunque pericolosa, o una riforma che vuole rendere la giustizia più efficace e imparziale?Ne parleremo in piazza Margherita, alle ore 18 di sabato 5 luglio.

Costituente per Castelbuono

redazione

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