La Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II O.n.l.u.s. ha approvato la Relazione del Consiglio Direttivo sulle attività svolte nell’anno 2024, a corredo del Bilancio. Il documento evidenzia il costante impegno della Consulta Antiusura nella prevenzione e nella lotta contro l’usura e nella promozione della giustizia sociale, ribadendo la sua missione di supporto e prevenzione in un contesto socio-economico complesso e proiettandosi verso il suo trentennale di attività.
La Relazione delinea le principali iniziative e i risultati raggiunti dalla Consulta nel corso del 2024, un anno particolarmente significativo in vista del Giubileo, un tempo che tanto deve alla visione di Papa Francesco. Come ricordato nelle prime pagine della Relazione, il Santo Padre ha sempre condannato fermamente l’usura, definendola “un peccato grave: uccide la vita, calpesta la dignità delle persone, è veicolo di corruzione e ostacola il bene comune”. Il suo magistero ha continuato a ispirare l’operato della Consulta, anche dopo la sua recente scomparsa nell’Anno Giubilare. Il Giubileo, in quest’ottica, ha assunto un significato ancora più profondo: testimoniare che il debito non è solo una questione economica, ma una ferita relazionale e sociale che può essere sanata attraverso la fiducia, la solidarietà e l’economia di restituzione, intesa come un modello in cui il debito e la sofferenza economica possono rappresentare un’opportunità di riscatto e di ricostruzione dei legami sociali e della dignità integrale della persona.
Un ruolo centrale è rivestito dalle 35 Fondazioni e Associazioni Antiusura, veri e propri presidi di prossimità sul territorio, che offrono ascolto, accoglienza e un aiuto concreto a chi si trova in situazioni di difficoltà. Queste realtà capillari sono fondamentali per intercettare le nuove domande di aiuto e diffondere messaggi educativi.
La Relazione sottolinea l’importanza del consolidato rapporto della Consulta Nazionale Antiusura con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI). In particolare, è stata rafforzata la collaborazione con il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, e con Monsignor Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI. Il loro costante supporto e la loro sensibilità alle tematiche della fragilità economica e sociale hanno contribuito a dare nuovo slancio alle iniziative della Consulta, riconoscendo il valore del suo impegno nella prevenzione e nel contrasto all’usura, e nel sostegno a progetti innovativi come il microcredito nazionale “Mi Fido di Noi” promosso da CEI e Caritas Italiana.
Parallelamente, la Consulta ha mantenuto e rafforzato i rapporti con le istituzioni governative, in particolare con il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, partecipando all’Osservatorio Nazionale Antiracket e Antiusura e al Comitato di Solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione.
L’operatività della Consulta e delle Fondazioni nel 2024 ha registrato un’attività intensa e capillare:
Interventi e Garanzie: Nel corso dell’anno, la Consulta e le Fondazioni hanno erogato garanzie per un ammontare significativo, supportando numerosi individui e famiglie nel percorso di accesso al credito lecito.
Operatività con il Fondo di Prevenzione dell’Usura (FPU) Art. 15 L.108/96:
5.184 pratiche sono state gestite complessivamente nel 2024.
Sono state concesse 675 garanzie.
L’ammontare complessivo delle garanzie concesse ha raggiunto 16.992.055 Euro.
Sovvenzioni a titolo gratuito, Beneficenze e Garanzie con Fondi Propri:
Sono state concesse 259 garanzie con fondi propri, per un ammontare complessivo di 1.522.063 Euro.
Sono state erogate sovvenzioni a titolo gratuito e beneficenze per un totale di 347.320 Euro, dimostrando un impegno diretto e tangibile nel fornire un aiuto immediato e concreto a chi si trova in grave stato di necessità.
Consulenza e Interventi per Sovraindebitamento (Legge 3/2012): Un’importante area di intervento ha riguardato la consulenza e gli interventi in materia di sovraindebitamento ai sensi della Legge 3/2012. Sono stati seguiti un elevato numero di casi, offrendo supporto legale e accompagnamento nel percorso di ristrutturazione del debito e di esdebitazione, permettendo a molte persone di uscire dalla spirale del sovraindebitamento.
La Relazione evidenzia, inoltre, le sfide incontrate nell’Assegnazione 2024 del Fondo: si è registrato un calo delle risorse disponibili, unitamente a un accesso più selettivo ai fondi, rendendo ancora più strategico l’impegno della Consulta e delle Fondazioni nel reperimento e nella gestione oculata delle proprie risorse per sostenere le attività antiusura. Proprio in questo scenario si inserisce la citata riforma della Legge 108/1996, che tra le novità principali prevede una nuova proporzione nella ripartizione del Fondo: 60% ai Confidi e 40% alle Associazioni e Fondazioni. Una modifica che recepisce in parte le istanze della Consulta, ma la cui efficacia dipenderà dalla capacità del legislatore di invertire il trend negativo degli stanziamenti. Senza un rafforzamento complessivo delle risorse, anche una suddivisione più equa rischia di tradursi in un sostegno ancora inadeguato alle esigenze del sistema.
L’attività della Consulta si è concentrata anche sulla collaborazione per la riforma legislativa in materia di usura e sovraindebitamento, contribuendo attivamente al dibattito pubblico e proponendo soluzioni volte a tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione. In questo contesto, è stata data particolare attenzione alla proposta di riforma dell’Articolo 15 della Legge 108/96, al fine di rafforzarne l’efficacia.
Il Fenomeno dell’Azzardo: Una Piaga Sociale Alimentata dal Silenzio
La Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II lancia un forte allarme sul fenomeno del gioco d’azzardo, definendolo una vera e propria piaga sociale. Nel 2024, il settore ha raggiunto 160 miliardi di euro di raccolta, un dato che nasconde un’emergenza di indebitamento e sofferenza. Come afferma il Card. Matteo Zuppi, “Non è un gioco. È una schiavitù incentivata”.
Una Crescita Silenziosa, Istituzioni Distratte
I numeri sono preoccupanti: nel 2023, oltre 15 milioni di conti gioco online attivi, 800.000 giocatori problematici e 1.300.000 studenti coinvolti. Drammaticamente, una persona su due incontrata dalle Fondazioni antiusura arriva all’indebitamento a causa dell’azzardo.
Questa “malattia sociale” cresce in silenzio, mentre le istituzioni sembrano privilegiare il gettito fiscale. Nel 2024, il Governo ha proposto di sopprimere l’Osservatorio sulla dipendenza da gioco al Ministero della Salute, istituendo una “Consulta dei giochi pubblici” presso il MEF con la presenza dei concessionari, e ha cancellato un fondo dedicato alla cura del Gioco d’Azzardo Patologico.
L’Impegno e le Proposte della Consulta Antiusura:
La Consulta Nazionale Antiusura ha intensificato le sue azioni, denunciando questa deriva attraverso:
Interventi pubblici e audizioni parlamentari.
Comunicati stampa congiunti con la Campagna “Mettiamoci in Gioco”.
Conferenze e mobilitazioni pubbliche.
Le Fondazioni antiusura testimoniano direttamente il legame tra azzardo e sovraindebitamento: circa il 10% delle persone che accedono al Fondo di prevenzione dell’usura hanno dissipato risorse nel gioco.
Per contrastare questo fenomeno, la Consulta propone misure concrete:
Riduzione della domanda e dell’offerta dell’azzardo
Rallentare il ritmo del gioco online con pause obbligatorie.
Divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni.
Trasparenza sui dati.
Ripristino della centralità del Ministero della Salute.
Una Legge quadro nazionale che dia priorità alla salute.
Come ricordato da Papa Francesco, “Le società dell’azzardo finanziano campagne per curare i giocatori patologici che esse stesse creano. Questa è ipocrisia.” La Consulta continuerà il suo impegno per liberare le persone da questa dipendenza, nella certezza che “vince davvero solo chi smette”.
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