Termina al quarantatreesimo del primo tempo il nostro Torneo delle Madonie. Dopo la partita(si giocava la semifinale) di Castelbuono, le cui cronache locali riporteranno un 3-0 a tavolino per gli avversari, non possiamo rimanere in silenzio dinanzi a ciò che è successo.Avremmo potuto aspettare il comunicato (in uscita nei prossimi giorni) per raccontare con lucidità e trasparenza quanto successo, ma l’attesa non avrebbe fatto altro che giudicare le nostre parole come un atto di “giustificazione” per le sanzioni che il direttore di gara comminerà, quando il nostro intento è quello di mostrare subito quanto accaduto.
𝑪𝒐𝒎𝒊𝒏𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒓𝒈𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒐𝒈𝒈𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐, 𝒇𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒊 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒆𝒔𝒑𝒐𝒓𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒊𝒏 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒑𝒓𝒆𝒄𝒊𝒔𝒂 𝒆 𝒔𝒆𝒒𝒖𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒍𝒆.
La gara si sblocca intorno al quarto d’ora, grazie al vantaggio casalingo siglato dal colpo di testa di Cicero. Si gioca con temperature piuttosto elevate, di conseguenza il gioco non è particolarmente frizzante e vivace. A implementare questo ritmo non proprio forsennato ci pensa il direttore di gara, che sistematicamente contribuisce con una serie di chiamate alquanto discutibili (tra calci di punizione e fuorigiochi, per ambedue le squadre). A dieci dall’intervallo il nostro tecnico Scola adopera un cambio e sostituisce Davide Cerami con il fratello Simone. La scelta è subito decisiva, perché non passa nemmeno un minuto dall’azione del pareggio: Simone Cerami crossa forte sul primo palo, la zampata del nostro capitano Danilo Di Gangi anticipa difesa e portiere e rimette in equilibrio la partita. Al minuto 43 il risultato cambia ancora: Marandano si trova il pallone a un passo dalla porta e converte 𝐠𝐨𝐟𝐟𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 in rete il pallone del 2-1.
L’aggettivo goffamente è il punto di partenza per raccontare quanto successo, perché l’attaccante avversario ha colpito il pallone con il braccio destro. Subito dopo aver visto il pallone entrare in rete, tutti i giocatori si sono voltati in direzione dell’arbitro, in attesa di un fischio contro l’attaccante e un calcio di punizione per fallo di mano. Incredibilmente, però, il direttore di gara indica il centro del campo, convalidando di fatto il gol. Le proteste in quel momento diventano sempre più accese verso il direttore di gara, che non perde tempo e comincia a estrarre a casaccio una serie di cartellini rossi all’indirizzo dei nostri giocatori. Dopo qualche minuto di veementi proteste, arrivano i tre fischi che mettono fine alla partita, consegnando a tavolino la vittoria al Castelbuono.
Il direttore di gara ha giustificato la sua scelta di porre fine all’incontro con l’accusa di aver subito un’aggressione fisica da parte dei nostri giocatori, evento che non si è mai verificato.In quanto società siamo i primi a condannare e punire ogni comportamento che vada a danneggiare quello che è il rispetto e il senso civico che lo sport racchiude, ma allo stesso tempo non accettiamo che questa violazione di valori diventi un pretesto di speculazione per giustificare azioni e decisioni surreali.
Non abbiamo bisogno di perizie e prove video per appellarci all’irregolarità della rete di 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐧𝐝𝐚𝐧𝐨, e ci riteniamo umanamente delusi dal comportamento del giocatore in questione, dato che in un primo momento ha deciso di mascherare la bravata e successivamente ha ammesso in maniera occulta l’irregolarità del suo gesto durante un confronto, civile, con i nostri dirigenti.
Ancora una volta ci ritroviamo qui a dover difendere e tutelare la nostra posizione dinanzi a situazioni che con il regolare svolgimento delle partite c’entrano poco o nulla. La nostra protesta reiterata verso il direttore di gara, 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐠.𝐓𝐞𝐫𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨, mira a conservare quella parvenza di sportività e professionalità che dovrebbe contraddistinguere una figura istituzionale all’interno di un campo da calcio. Le scelte del sig.Terzo hanno condizionato negativamente lo spettacolo della partita, una semifinale, che avrebbe consegnato il posto a una delle due squadre per l’ultimo atto del Torneo delle Madonie.
Oggi non ha perso il Castellana, oggi non ha vinto il Castelbuono, 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐡𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐠𝐨𝐥𝐢 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐢𝐥𝐚𝐫𝐢, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐞 𝐥’𝐨𝐧𝐞𝐬𝐭à. Rimaniamo in attesa del comunicato del giudice sportivo, pronti a tutelarci da eventuali sanzioni che danneggiano l’immagine della nostra squadra.Infine, auguriamo al 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐛𝐮𝐨𝐧𝐨 le migliori fortune per il proseguo di questo Torneo.
𝐅𝐂𝐃 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚𝐧𝐚
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