Prosegue con grande intensità la stagione concertistica 2025 promossa dal dipartimento di Musica Antica, BC sicilia, con il patrocinio del Comune di Castelbuono e sponsorizzata da Banca di Credito Cooperativo delle Madonie. Il concerto organizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione MusicaMente e l’Associazione Amici della Musica di Palermo celebra i tratti distintivi dello spirito musicale italiano tra Sei e Settecento, un’epoca in cui la musica si fa specchio di una sensibilità vibrante, aperta all’improvvisazione, all’estro visionario, alla teatralità degli affetti e all’eleganza delle forme. È un viaggio in un mondo sonoro dove la follia creativa convive con l’ordine formale, e la scrittura si fa tanto virtuosistica quanto profondamente espressiva. Protagonisti di questo percorso sono due figure centrali del Barocco italiano: Antonio Vivaldi e Alessandro Scarlatti. Il primo, veneziano, incarna l’impeto, l’energia e la forza trascinante del colore orchestrale; il secondo, napoletano, è maestro di equilibrio, di eloquenza retorica e di raffinata architettura armonica.


Non si tratta però di un confronto, quanto piuttosto di un intreccio: i due stili dialogano, si completano e si rispecchiano, restituendoci una pluralità di linguaggi che definisce l’identità profonda di quel tempo. L’apertura del concerto è affidata alla Sinfonia “Alla rustica”, una delle pagine più brillanti di Vivaldi, dove l’energia ritmica e la scrittura antinarrativa evocano un mondo pastorale idealizzato, rivisitato con ironia e leggerezza. A seguire, il “Concerto in la minore per flauto, archi e continuo” di Scarlatti ci immerge in una scrittura densa di espressione e cantabilità, in cui il flauto emerge come voce solista non solo tecnica ma lirica, capace di esprimere malinconia e slancio. Segue un altro esempio della vasta produzione concertistica di Vivaldi , il “Concerto per viola d’amore e liuto”, nel quale il dialogo tra i due strumenti solisti genera un gioco timbrico raro e affascinante, dove la dolcezza della viola d’amore si fonde con la trasparenza del liuto in una tessitura intima e poetica.


Il ritorno alla figura di Scarlatti avviene con due opere che ne mettono in luce l’abilità tanto nella scrittura da camera quanto in quella tastieristica. La “Sonata in la minore per flauto dolce, violini e basso continuo” rivela l’arte del contrappunto elegante e la capacità di creare tensioni drammatiche all’interno di una forma chiusa, mentre la “Toccata in sol minore” per clavicembalo rappresenta un momento di grande intensità espressiva, dove la retorica degli affetti si traduce in gesto sonoro incisivo, quasi teatrale, anticipando certe tensioni che sfoceranno nel classicismo. Il programma si conclude con uno sguardo al presente: “Veleggiando”, progetto discografico di Paolo Rigano ed eseguito per la prima volta in questa occasione, è pensato per strumenti antichi, ma proiettato in una sensibilità moderna. Il titolo stesso suggerisce un’idea di movimento, di viaggio attraverso il tempo e la memoria, come se la materia sonora del passato continuasse a risuonare in forme nuove. Attraverso questo percorso, il concerto disegna una geografia della musica italiana barocca che si estende da Venezia a Napoli, per arrivare idealmente alla Palermo di oggi. Un tributo alla vitalità inesauribile di un repertorio che continua a parlarci, a commuoverci, a sorprenderci, ricordandoci che la storia non è mai solo passato, ma anche orizzonte che ci accompagna e ci interroga nel presente.
La presentazione dell’evento è a cura di Giuseppe Rotondo, Direttore DMA BCsicilia, l’introduzione al repertorio è curata da Diego Cannizzaro, Direzione Artistica DMA BCsicilia.Saluti istituzionali a cura del Sindaco di Castelbuono Mario Cicero e di Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia.

Arianna Art Ensemble 
composto per l’occasione da: 

Alessandro Nasello, flauto dolce
Andrea Rigano, violoncello solista
Raffaele Nicoletti, Sara Bagnati, violino
Giorgio Chinnici, viola
Daniele Lorefice, violoncello
Paolo Rigano, arciliuto e chitarra bar