Cultura e spettacolo

La grande menzogna di Claudio Fava inaugura la stagione estiva del Teatro Biondo di Palermo

Con il debutto de La grande menzogna di Claudio Fava, interpretato da David Coco, prende il via giovedì 19 giugno alle ore 21.00 nel Chiostro della GAM – Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo”, la stagione estiva del Teatro Biondo di Palermo.

Biondo d’estate si inaugura nel segno di un teatro dalla forte valenza civile, con uno spettacolo, diretto dallo stesso Fava, che ricostruisce uno dei capitoli più oscuri e vergognosi della nostra recente storia. La “grande menzogna” è il furto di verità che l’Italia ha subito sulla morte di Paolo Borsellino, ridotta a un garbuglio di menzogne, finti testimoni, amnesie, sorrisi furbi, processi viziati, infiniti silenzi e sfacciate menzogne. Il testo non porta in scena la narrazione minuziosa del depistaggio, perché non vuole essere un’operazione di teatro pedagogico: è anzitutto un’invettiva.

Paolo Borsellino, interpretato da David Coco, è raccontato non più, come troppo spesso si è fatto, nell’agonia e nella morte, ma nella condizione risolta di chi non c’è più e vuol riepilogare le cose accadute, con il divertito distacco di chi è ormai oltre e altrove. Un Borsellino picaresco, sfrontato, rabbioso, lucido, imprevedibile, mai mesto. La sua invettiva non ha come obiettivo mafie e manovali mafiosi, bensì noi: il buon pubblico dei vivi, dei giusti, degli addolorati, dei falsi penitenti, degli irrimediabili distratti. Alla “banalità del male”, la voce del giudice sostituisce la banalità del bene, la sua ovvietà, il comodo rifugio di chi inventa eroi ed eroismi per non accorgersi che della verità viene fatto scialo sotto i suoi occhi.

«In questo paese fa comodo a tutti pensare che dietro la mafia ci sia solo mafia. Che
le ombre sono solo macchie di luce. Che dopo ogni notte ritorna il giorno, e si porta
via i pensieri storti, i sospetti, i silenzi…», dirà Borsellino tra le ultime battute, in un
dialogo immaginario con noi e con sua figlia Fiammetta. Finale aperto, restituito allo spettatore: «La verità. Dedicatemi la verità».

Lo spettacolo replicherà il 20 giugno, mentre sabato 21, sempre alle 21.00, sarà la volta di un’altra testimonianza di teatro civile: La caja de concreto – La scatola di cemento, scritta da Alessandro Ienzi, avvocato per i diritti umani, drammaturgo, regista e fondatore di Raizes Teatro Italia, insieme a Lorent Saleh, cittadino venezuelano, sequestrato nel 2014 a Caracas e detenuto per quattro anni nei centri di tortura de La Tumba e de El Helicoide, senza mai essere stato processato.

Lo spettacolo vede in scena lo stesso Saleh, che racconta la sua storia, dagli slanci giovanili e la formazione del movimento studentesco in Venezuela, al sequestro in Colombia, dalla detenzione a La Tumba ai tentativi di suicidio, dalla sommossa nel centro di tortura di Helicoide alla liberazione. Una toccante confessione autobiografica, grazie alla quale il teatro diventa potente strumento di testimonianza e denuncia, oltre che occasione per poter comprendere tutte le sfumature dell’animo umano, dal più efferato istinto di violenza alla più profonda pietà e generosità.

Lo spettacolo sarà preceduto dal dibattito La tortura senza contatto. Misure a contrasto in una prospettiva giuridica e sociologica, al quale prenderanno parte Giuseppe Tango,presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Antonio Balsamo,Sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione e Giudice della Corte Europea dei Diritti dell’uomo, Charlie Barnao, docente alla Facoltà di Scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione dell’Università degli Studi di Palermo, Michele Calantropo,Secondo Vicepresidente della Federazione europea degli Ordini forensi.

La prima settimana di Biondo d’estate prevede anche, venerdì 20 alle 19.00, la lettura di alcuni brani tratti del primo dei cinque testi finalisti del Premio Nazionale Teatro Biondo per la nuova drammaturgia under 40: L’invasione delle api di Maria Teresa Berardelli. Gli allievi della Scuola di recitazione e professioni della scena Giulia Candiloro, Simone Mignosi, Giuseppina Perrotta, Riccardo Sangiorgi e Maria Laura Turturici, guidati da Rosario Palazzolo, interpreteranno i personaggi del testo.

La partecipazione alla lettura comprende un drink offerto alla buvette della GAM

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19-20 giugno ore 21.00

La grande menzogna

di Claudio Fava

con David Coco

regia Claudio Fava

scene e costumi Lydia Giordano, Iolanda Mariella

luci Antonino Caci

assistente alla regia Massimo Blandini

produzione Nutrimenti Terrestri

redazione

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