Nove spettacoli dalla forte valenza civile e cinque letture sceniche dedicate alla nuova drammaturgia. Con un format inedito e ricco di contenuti, il Teatro Biondo di Palermo lancia Biondo d’estate, una rassegna di spettacoli pensata per il Chiostro della GAM -Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo” presso il complesso monumentale di Sant’Anna.
Il direttore del Teatro Biondo Valerio Santoro ha illustrato i contenuti stamattina nella sede dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo alla presenza dell’Assessore e Vicesindaco Giampiero Cannella, della direttrice della GAM Maria Francesca Martinez Tagliavia e di Renata Sansone, Amministratrice delegata di Civita Sicilia, che gestisce i servizi della Galleria.
Si comincia giovedì 19 giugno alle 21.00 con La grande menzogna, scritto e diretto da Claudio Fava e interpretato da David Coco nei panni del giudice Paolo Borsellino. La “grande menzogna” è il furto di verità che l’Italia ha subito sulla morte di Paolo Borsellino, ridotta a un garbuglio di menzogne, finti testimoni, amnesie, sorrisi furbi, processi viziati, infiniti silenzi e sfacciate menzogne. Il testo non porta in scena la narrazione minuziosa del depistaggio, perché non vuole essere un’operazione di teatro pedagogico: è anzitutto un’invettiva. Paolo Borsellino è raccontato non più, come troppo spesso si è fatto,
nell’agonia e nella morte, ma nella condizione risolta di chi non c’è più e vuol
riepilogare le cose accadute, con il divertito distacco di chi è ormai oltre e altrove. Si replica il 20 giugno.
Sabato 21 andrà in scena La caja de concreto – La scatola di cemento di Alessandro Ienzi, uno spettacolo-denuncia nel quale Lorent Saleh, cittadino venezuelano sequestrato nel 2014 a Caracas, detenuto e torturato per quattro anni senza mai essere stato processato, racconta la sua vera storia, dagli slanci giovanili e la formazione del movimento studentesco in Venezuela, al sequestro in Colombia, dalla detenzione a La Tumba ai tentativi di suicidio, dalla sommossa nel centro di tortura di Helicoide alla liberazione. Una toccante confessione autobiografica, grazie alla quale il teatro diventa potente strumento di testimonianza e denuncia, oltre che occasione per poter comprendere tutte le sfumature dell’animo umano, dal più efferato istinto di violenza alla più profonda pietà e generosità.
Il 24 e 25 giugno sarà la volta di Radio Argo Suite con Peppino Mazzotta, riscrittura dell’Orestea di Eschilo realizzata dal poeta e drammaturgo Igor Esposito, una performance per voce e musica dalla forte vocazione libertaria e ribelle, che risulta tuttavia fedele ai materiali classici di riferimento. Le voci dei personaggi mettono in scena l’inconciliabile scontro tra la bestemmia malata del potere e il disperato canto di chi il potere rifugge, cercando, nel silenzio e nell’esilio, una redenzione o forse un punto di desiderio puro. Con una prosa decisa e senza mezze misure, l’autore vuole farci dimenticare il linguaggio edulcorato, diluito e politicamente corretto della cronaca contemporanea, tornando a un parlare franco e appassionato, senza censure né compromessi. In tal modo, attraverso un processo di smascheramento continuo e inesorabile, ci fa percepire il pericolo che ogni giorno inconsapevolmente attraversiamo.
Il 27 e 28 giugno Rosario Lisma interpreterà il suo divertente e allo stesso tempo profondo monologo Giusto, una favola moderna, una storia surreale, buffa e dolente, che parla di speranza in tempi difficili e che ci accompagna in un viaggio di accettazione, insegnandoci ad avere il coraggio di essere noi stessi. Il protagonista è un impiegato intelligente, mite e fin troppo educato in un mondo grottesco e di spietato cinismo, una sorta di epigono di Fantozzi o del principe Myškin, l’“idiota” di Dostoevskij. Con le armi dell’ironia, Lisma ci fa riflettere sulla deriva disumana della società di oggi.
Euridice Axen è la protagonista di Ragazze all’ingrosso di Rossella Pugliese, che andrà in scena il 2 e 3 luglio con la regia di Nadia Baldi. Lo spettacolo analizza la figura femminile nel mondo della televisione e dello spettacolo: la donna dei provini, degli ingaggi, delle paillettes, delle parrucche, dei trucchi sfavillanti; la donna cha attraverso l’arte trova una propria identità, la donna in un mondo maschile. Ma fino a che punto si è disposte a spingersi per assecondare desideri e perversioni che vanno oltre la legalità e il buon senso? Nello spettacolo l’autrice, la regista e le interpreti ripercorrono le storie vere di alcune donne, affrontando argomenti scomodi: il corpo che diventa carne, merce di scambio, oggetto nelle mani di uomini di potere, un potere che promette soldi, successo e notorietà. Temi scottanti sono affrontati con estrema ironia, con l’ausilio della musica e di atmosfere surreali che ci riportano negli anni d’oro della televisione.
L’8 e il 9 luglio sarà la volta di Mario Incudine, protagonista di Archimede, dialogo irreale nel quale il genio siracusano ripercorre, nel limbo che precede la morte, la propria vita, raccontando i dolori dell’uomo e la soddisfazione dell’inventore, sottolineando, tuttavia, la bassezza di chi, per ignoranza, stigmatizza. In un susseguirsi fantasioso di leggende e verità, di invenzioni e storia, Archimede racconta le distanze incolmabili tra chi nutre un bisogno insaziabile di giustizia e chi si cela dietro le ipocrisie. Una storia senza tempo dunque, in cui l’inventore siciliano assurge a paradigma del presente e monito per il futuro. Sono parte integrante della drammaturgia le musiche dello stesso Incudine eseguite dal vivo da Antonio Vasta.
L’11 e il 12 luglio Rosario Palazzolo (foto) guiderà gli allievi e le allieve della “Scuola di recitazione e professioni della scena” del Teatro Biondo di Palermo nello spettacolo Like Alcestis, che prende le mosse dall’Alcesti di Euripide per parlare dell’amore. Un viaggio vorticoso e psichedelico nei sentimenti umani, dimostrando come i classici riescano a parlarci di noi e della nostra tormentata epoca, se riusciamo a interrogarli nel modo corretto.
Serata d’onore, il 18 e 19 luglio, con Peppe Barra, protagonista di Buonasera a tutti – Dai miei disordinati appunti. Maestro indiscusso del teatro musicale, Barra si racconta in uno spettacolo emozionante nel quale ripercorre le tappe più importanti della sua straordinaria carriera, dai ricordi di infanzia e adolescenza nella Procida e nella Napoli degli anni ’50 alla memoria di giovanissimo attore con Zietta Liù, fino al successo della Nuova Compagnia di Canto Popolare, le esperienze con Roberto De Simone e i tanti anni di teatro insieme alla indimenticabile Concetta Barra, madre e compagna di scena. Un’occasione irripetibile per condividere insieme al Maestro un viaggio nella vita dell’uomo e dell’artista, una passeggiata in oltre sessanta anni di carriera, tra teatro e canzone, attraversando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Basile, grandi autori come Petito e Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei. Barra è unico mattatore in scena – insieme a Luca Urciuolo, che lo accompagna al pianoforte – per divertire ed emozionare, con follia e poesia, con gioia ed ironia.
Biondo d’estate si concluderà il 22 e 23 luglio con Terroni – La vera storia dell’Unità d’Italia, tratto dal best seller di Pino Aprile Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero “meridionali”. D’Alessandro ha adattato per la scena il saggio di Aprile che ribalta le narrazioni ufficiali sull’Unità d’Italia, smascherando i retroscena di una “conquista” forzata, le cui conseguenze hanno prodotto effetti collaterali di cui ancora piangiamo le conseguenze.
Dalle cronache locali delle battaglie fra piemontesi e Borbonici, attraverso 160 anni di verità taciute, questa “controstoria” dell’Unità d’Italia spiega le reali ragioni della questione meridionale. Una controstoria fatta di saccheggi, stupri, repressioni di ingiustificata violenza e lunghi anni di sistematico sfruttamento economico da parte di un Nord che fonda la propria ricchezza sulla povertà del Sud. Ad accompagnare malinconicamente la narrazione di questa “idea nuova che si nutre di verità”, un coro di ballate e canzoni popolari, con le musiche scritte da Eugenio Bennato e Mimmo Cavallo ed eseguite da Mariano Perrella, indispensabile cassa di risonanza emotiva a cotanto materiale.
Parallelamente alla rassegna degli spettacoli, Biondo d’estate proporrà cinque letture sceniche dei testi finalisti del “Premio Nazionale Teatro Biondo per la nuova drammaturgia”.
Il 20, 25 e 28 giugno e il 3 e 9 luglio, alle 19.00, gli allievi della Scuola del Biondo leggeranno alcuni brani tratti dalle opere, mentre l’11 luglio la giuria del Premio, presieduta dal direttore Valerio Santoro, proclamerà il vincitore. Il presidente onorario della Giuria, Giovanni Puglisi, assegnerà il premio, che si concretizzerà nella messa in scena del testo nel corso della stagione teatrale 2026-2027.
L’ingresso alle letture comprende un drink alla buvette della GAM.
Ingresso al singolo spettacolo euro 18 – ridotto euro 15
Card per l’ingresso a 9 spettacoli: intero euro 120 – ridotto abbonati 2025-26 euro 100
Card per l’ingresso a 7 spettacoli a scelta: intero euro 100 – ridotto abbonati 2025-26 euro 85
Card per l’ingresso a 5 spettacoli a scelta: intero euro 80 – ridotto abbonati 2025-26 euro 70
Ingresso alla lettura con consumazione alla buvette euro 6
Ingresso alla lettura e allo spettacolo seguente euro 20
Prevendite al Botteghino del Teatro Biondo, via Roma 258, alla biglietteria della GAM, via Sant’Anna 21, e su vivaticket.it.
Botteghino
da lunedì a sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
chiusura domenica
tel. 091 7434345 – 091 7434331
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Ufficio Promozione
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Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo”
Biglietteria aperta da lunedì a domenica dalle ore 9:30 alle ore 17:30
tel. +39 335 545 3277
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nei giorni di attività teatrale, biglietti alla GAM anche a partire da un’ora e trenta minuti prima dell’inizio degli eventi