Una trasfigurazione luminosa tra arte domestica e memoria collettiva:ci sono luoghi che non chiedono altro che essere guardati meglio. Facciate segnate dal tempo, silenzi che parlano a chi sa ascoltare. A questi luoghi restituiamo luce. Non per decorare, ma per rivelare.Con Merletti Incantati, il video mapping del poliedricoartista madonita, Leonardo Bruno(autore del Presepe D’Incanto che ogni anno si realizza Petralia Soprana)diventa racconto: i merletti — ingranditi, animati — si intrecciano alla pietra, trasformando superfici in tessuti vivi di memoria.Non è spettacolo, ma atto contemplativo: un omaggio al sapere silenzioso, ai gesti ripetuti, alla bellezza che nasce dalla pazienza.Sembra che sarà l’Umbria, e più precisamente Isola Maggiore con il suo castello, a ospitare i primi passi di questo cammino.
Un inizio che ci riempie di gratitudine e ci conferma che c’è desiderio di luce lenta, di arte che ascolta, di bellezza che non semplifica.Presto comincerà il nostro viaggio.Un cammino lieve, poetico, attraverso borghi che portano ancora impressa l’anima del tempo.L’attenzione ricevuta ci onora, ci incoraggia, ci chiama.
Scrive, Francesco Storniolo “Leo, il tuo progetto è un’autentica meraviglia. Si percepisce in ogni dettaglio la tua visione, la tua sensibilità, il tuo cuore . Non è solo un’opera: è un’esperienza che emoziona, ispira e lascia il segno .La scelta del Castello di Isola Maggiore, immerso nella poesia del Lago Trasimeno è semplicemente perfetta. Un luogo che racconta storie, che accoglie, che vibra di memoria e bellezza .E con il coinvolgimento sincero della comunità dell’Isola tutto prende vita in modo ancora più profondo.Qui, tra mura antiche e sguardi autentici, hai saputo creare un ponte tra passato e futuro, tra sogno e realtà.”
“Carissimo,ha risposto Leo Bruno,le tue parole mi commuovono profondamente.C’è un filo sottile – eppure fortissimo – che lega Isola Maggiore al cuore della mia ricerca artistica: una trama invisibile fatta di silenzi, di memoria, di spiritualità condivisa.È lo stesso filo che da oltre quindici anni ricamo nel Presepe d’Incanto a Petralia Soprana, e che oggi sembra intrecciarsi miracolosamente con le pietre, l’acqua e la luce del Trasimeno.San Francesco, che camminò qui, è il nodo che tiene unita questa bellezza fragile e potente.
Sono meravigliato. Stupefatto. Incredulo.Eppure è tutto vero.Presto, oltre i merletti, nascerà un’opera dedicata a San Francesco. Saranno con me i miei amici artisti di sempre: Santi Cicardo e Damiano Macaluso.Una luce nuova, un racconto immersivo, un atto di gratitudine.”
info e contatti: https://leonardobruno.it/video-sound-art/