Attualità

Festa della Repubblica Italiana

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani celebra il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, riaffermando la centralità della memoria storica e del ruolo educativo delle istituzioni scolastiche nel promuovere i valori fondanti della democrazia e della pace.

La Repubblica nacque da un atto di volontà popolare nel 1946, dopo un ventennio di dittatura nazifascista e due guerre mondiali che avevano devastato l’Europa e il mondo. La Costituzione, frutto di quella rinascita civile, non solo restituì dignità ai cittadini, ma sancì con chiarezza un principio fondamentale: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” (art. 11).

Oggi, mentre celebriamo quella scelta storica, non possiamo ignorare il drammatico ritorno della guerra nel cuore dell’Europa e in molte altre aree del mondo. La guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, le crisi belliche dimenticate in Africa, come in Sudan o nella Repubblica Democratica del Congo, ci ricordano ogni giorno quanto la pace sia fragile, e quanto sia urgente difenderla.

Per questo, dedichiamo simbolicamente la Festa della Repubblica alle vittime innocenti delle guerre, civili e militari, passate e presenti: a chi ha perso la vita per difendere i valori della libertà, a chi l’ha persa senza aver mai potuto scegliere. La Repubblica è nata anche per impedire che queste tragedie si ripetano.

Le scuole, come luoghi di costruzione della coscienza critica, hanno oggi il dovere di non ridurre il 2 giugno a una semplice celebrazione cerimoniale, ma di trasformarlo in un’occasione di educazione alla pace, alla responsabilità democratica, alla comprensione del mondo globale. Percorsi didattici, confronti sui conflitti in corso, studio della Costituzione, letture critiche e incontri con testimoni sono strumenti preziosi per dare senso a tale ricorrenza.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rinnova il proprio impegno a promuovere un’educazione ai diritti civili atta a formare cittadini attivi, solidali e consapevoli, nel segno di una Repubblica che vive nei principi della Costituzione e nel cuore di chi li fa propri.

“Dietro ogni articolo della Costituzione sta il sacrificio di migliaia di giovani.
Non è una carta morta, è un testamento.” (Sandro Pertini)

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

redazione

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