Attualità

Caporalato e sicurezza sul lavoro. Sit-in in Prefettura della Flai Cgil

“Sono tante le vertenze aperte nel settore ma per prima cosa a Palermo abbiamo chiesto al prefetto che, in vista della stagione estiva, si attivi il percorso di stabilizzazione dei lavoratori dei consorzi bonifica, rinviato anche questo da troppo tempo. I numeri del personale coinvolto non costituiscono indicatore per la presa in carico delle oggettive necessita di questo comparto. Infatti, pur essendo solo 800 le unità di lavoratori in tutta la regione, di cui una sessantina su Palermo, ancora oggi le tematiche relative alla gestione dei processi di stabilizzazione non si sono concretizzate. Noi ci ricordiamo di loro solo in occasione di fenomeni di siccità, desertificazione, dissesto idrogeologico. Altrimenti non c’è nessuna programmazione e non esistono interventi di qualità, che presuppongono lavoratori stabilizzati e trattati in maniera equa rispetto al loro contratto e alle loro qualifiche”.

Lo ha detto la segretaria generale Flai Cgil Palermo Enza Pisa, in occasione del presidio che si è svolto oggi a Palermo alla prefettura su sfruttamento, caporalato, sicurezza sul lavoro e sulla Rete del lavoro agricolo di qualità.

Un presidio indetto nazionalmente dalla Flai Cgil davanti a tutte le prefetture, nell’ambito dell’iniziativa “Dai campi al voto. Per un lavoro tutelato, sicuro e giusto” per chiedere che si attivino tutte le misure previste dalla legge per prevenire e contrastare caporalato e sfruttamento nell’agroalimentare e per la sicurezza sul lavoro.

“Abbiamo chiesto la stabilizzazione di tutti i lavoratori a tempo determinato e un intervento per portare a traguardo la riforma del settore forestale – aggiunge Enza Pisa – Oltre ai lavoratori dei consorzi, ci sono in attesa 15 mila lavoratori della forestale che attendono la stabilizzazione, di cui circa 5mila su Palermo e ci sono i lavoratori dell’Esa e del Vivaio Paulsen. Settori strategici, fondamentali negli interventi per tutte le opere che riguardano desertificazione e dissesto. Di fatto ancora con la Regione non si riesce a pianificare in maniera strategica un percorso di stabilizzazione. Chiederemo al prefetto un suo autorevole intervento perché le vertenze ottengano una risposta. E’ arrivato il momento di traguardare queste riforme per una programmazione di qualità”.

redazione

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